A Lecco ci sono 599 avvocati, con 120 praticanti pronti a diventarlo. Fotografia dell'Ordine, con plauso per lo slancio verso l'Ucraina

Ci mancava solo la "crisi dei chip"! E' questo - e dunque le conseguenze dello squilibrio nel mercato dei semiconduttori dovuto all'esplosione della domanda provocata dalla ripresa post Covid, a cui l'offerta produttiva dei principali gruppi mondiali non riesce a far fronte nell'immediato - l'ultimo scoglio da superare affinché la "nuova" (ma non più così nuova, seppur ancora inutilizzata) Torre del Tribunale di Lecco possa finalmente iniziare ad animarsi, ospitando quantomeno la sede dell'Ordine degli Avvocati. La mancanza di materia prima - come comunicato dal Presidente Elia Campanielli - sta mettendo un freno all'intervento per il cablaggio dell'immobile, ultimo passaggio propedeutico al trasloco delle attività ordinistiche - oltre che di quelle dell'Organismo di Mediazione - sul lungolago, al fianco del "vecchio" Cereghini, prossimo ad essere consegnato dal Comune al raggruppamento di imprese che si è aggiudicato gli agognati lavori di ammodernamento, destinati a protrarsi almeno per un ulteriore triennio.

Secondo da sinistra il Presidente Elia Campanielli all'inaugurazione della panchina rossa contro la violanza sulle donne
voluta dal Comitato Pari Opportunità dell'Ordine degli Avvocati e delle Avvocate di Lecco

"Le lunghe iniziative giudiziarie legate all'impugnazione della gara Consip Reti Locali 7 hanno impedito di intraprendere l'attività di cablaggio della Torre indispensabile per il trasferimento; ora, definito il contenzioso, lo spostamento appare finalmente prossimo. Purtroppo, le tempistiche sono al momento influenzate dalle criticità che le aziende stanno subendo nel reperimento delle materie prime per la “crisi dei chip” sui mercati internazionali; contiamo, in ogni caso, che la situazione si possa definitivamente sbloccare a breve" ha spiegato ai colleghi il numero uno delle toghe lecchesi, durante l'Assemblea Ordinaria per l'approvazione del Bilancio consuntivo 2021 e preventivo 2022, tornata a celebrarsi, come di consueto, nel mese di aprile dopo due anni stravolti dall'emergenza sanitaria.
L'adunanza ha offerto, come sempre, anche l'occasione per tracciare - oltre che una sintesi dell'attività svolta nell'arco del 2021 - una fotografia della professione forense a Lecco.
Al 31.12.2021 erano 599 gli iscritti all'Ordine degli Avvocati, numero in calo di 6 unità rispetto al 2020, con gli uomini "tesserati" scesi da 263 a 256 e il numero delle donne, in lievissima controtendenza, cresciuto da 342 a 343. Se il rapporto tra toghe "azzurre" e "rosa" resta di 2 a 3, nel complesso, le “cassazioniste” sono solo 76. 116 i colleghi maschi, per un totale di 192, in aumento rispetto ai 189 dell'anno precedente.
Stabili i praticanti: 120 di cui 29 abilitati e 91 "semplici".
A termine l'esperienza lavorativa insieme di alcune toghe: passati da 44 a 39 infatti gli studi associati, mentre sono due solo le società tra avvocati registrate a Lecco.

L'avvocato Elia Campanielli

In un anno in cui l'effetto della pandemia si è fatto sentire anche a livello economico, sono poi aumentati i legali iscritti alle liste per le difese d'ufficio: da 104 a 116.
In crescita anche le istanze pervenute all'Ordine per il patrocinio a spese dello Stato: da 195 a 257, delle quali 61 avanzate per cittadini stranieri (erano 30 nel 2020). 217 quelle accolte, 16 quelle giudicate inammissibili, una respinta, 15 ancora pendenti e 8 quelle rinunciate.
Tema sempre delicato, quello degli esposti inviati dal Consiglio all'Ordine al Consiglio Distrettuale di Disciplina, in netto aumento, da 30 a 45, di cui 17 aperti d'ufficio in gran parte per inadempimento dell’obbligo di formazione permanente. Il CCD nel 2021 si è pronunciato quattro volte con un non luogo a provvedere e tre archiviazioni. Avverso a una decisione è stato proposto gravame al Consiglio Nazionale Forense che nell'arco dell'anno ha emesso poi una censura e una sospensione di due mesi a carico di due avvocati lecchesi.
Quanto invece alle richieste di conciliazione (tra avvocato e cliente), ne sono state ricevute 10 (4 nel 2020): 3 si sono chiuse positivamente, 4 male, due sono esitate con la mancata adesione e una con la rinuncia della parte istante.

La posa del totem voluto quale segno di solidarietà verso l'avvocato Nasrin Sotoudeh.
A sinistra l'avvocato Francesco Facchini, presidente dell'Ordine fino a luglio 2021

Tornando al "bello" della professione, dopo aver espresso pubblicamente solidarietà alla collega Nasrin Sotoudeh, iraniana, incarcerata per fatti inerenti il proprio lavoro, dopo essersi spesa a tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali, spesso violati dal regime del suo Paese, le toghe lecchesi hanno sorpreso, quanto a prontezza, anche nell'affrontare, dopo il covid, un'altra emergenza inimmaginabile come le conseguenze della guerra in Ucraina. Evidenziata dunque, in apertura della sua relazione, dal Presidente Campanielli, la "straordinaria risposta dei Colleghi all'appello a mettere a disposizione pro bono la propria professionalità ed il proprio tempo per aiutare i profughi attraverso il Contact Point istituito presso il nostro Ordine, iniziativa a cui hanno aderito, in pochissimo tempo, ben 16 avvocati del nostro foro. Altrettanto straordinaria - ha aggiunto - la risposta alla ricerca di avvocati disponibili ad assumere l'incarico di tutore di minori non accompagnati provenienti dall'Ucraina: l'elenco inviato al Tribunale per i Minorenni di Milano vanta ben 23 Colleghi lecchesi". Essere (e non solo fare) l'avvocato è anche questo.
A.M.
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