Lecco: al via il percorso verso il nuovo PGT, 'astensione costruttiva' delle opposizioni

Giuseppe Rusconi
È iniziato ufficialmente il procedimento che porterà all’adozione del nuovo Piano di governo del territorio (Pgt) di Lecco. Martedì sera il Consiglio comunale ha infatti approvato le linee guida per la redazione della variante generale, l’atto che ha dato il via al processo. Processo che per l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Rusconi dovrà caratterizzarsi per la partecipazione a tutti i livelli: “A partire da quest’aula consiliare - ha detto - fino ai ragazzi delle scuole, ovvero i futuri cittadini. Questo provvedimento indica la volontà di raggiungere determinati obiettivi, primo dei quali far ripartire la città”. Nel documento approvato dal Consiglio comunale con “l’astensione costruttiva” delle opposizioni, vengono indicati quali sono i binari lungo i quali si svilupperà il nuovo Pgt: il masterplan strategico paesaggistico-ambientale di Kipar e quello del verde, gli ambiti di rigenerazione urbana e ambientale individuati, il piano di mobilità urbana sostenibile. I temi trasversali che dovranno essere tenuti in considerazione sono invece la rete degli spazi pubblici, il paesaggio, l’ambiente e il suolo libero (con un'apposita mappatura), la rigenerazione, l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione, l’economia circolare; i quartieri, i sentieri, il verde e i fiumi.
 
“Sono linee di indirizzo molto generali, dobbiamo capire come saranno messe a terra - ha chiarito il capogruppo di Ambientalmente Alessio Dossi -. Determinante sarà la questione della viabilità, sulla quale dobbiamo andare nella direzione della mobilità sostenibile. Anche le piattaforme dovranno avere un ruolo fondamentale, la Piccola ad esempio deve diventare un nodo di interscambio. La nostra città è splendida dal punto di vista paesaggistico, ma il tessuto urbanistico lascia un po’ a desiderare. È tempo di lanciare una sfida, che la città torni ad essere in armonia con il paesaggio che la circonda. Devono esserci le condizioni per sbloccare la situazione ma non un liberi tutti”. Sempre dalla maggioranza, Alberto Anghileri (Con la sinistra cambia Lecco) ha sottolineato l’esigenza di tenere insieme esigenze diverse, ad esempio quelle di giovani e anziani e quelle di manifattura e turismo, oltre a concordare sulla centralità della mobilità che “richiede un salto culturale”. Stefania Valsecchi (Fattore Lecco) ha invece auspicato che questo percorso porti ad un innovamento della città che coinvolga tutti gli stakeholder ma soprattutto i cittadini, mentre il dem Giovanni Tagliaferri ha ricordato come questo sia un passaggio importante, visto che dopo otto anni dall’approvazione del Pgt vigente la città ha cambiato faccia.

Fiducia in questo percorso è stata mostrata anche da parte dei gruppi di minoranza. Filippo Boscagli, memore del frenetico processo di approvazione del Piano precedente, ha ribadito l’importanza di sviluppare un cammino costante e partecipato: "Siamo di fronte a un cambiamento epocale, le linee guida sono condivisibili ma la decisione si innesterà sulla singola area, sul singolo intervento, e deve essere presa sulla base del confronto con chi la città la vive. Il percorso deve essere fatto per il bene di tutti, che non è la dittatura della maggioranza”. Corrado Valsecchi di Appello per Lecco ha di nuovo chiesto all’Amministrazione di non concentrarsi solo sulla città: “O facciamo del decentramento la nostra parola d’ordine oppure certi mali atavici non riusciremo a risolverli con il Pgt, a partire dalla viabilità”. La Lega, con Stefano Parolari, ha sottolineato che “il Pgt vigente ha prodotto zero, una Lecco incapace di futuro per dieci anni. Chiediamo regole che sappiano favorire il recupero dei nostri quartieri per farne zone di sviluppo reale. Diamo alla città quello di cui ha bisogno”. Giacomo Zamperini (Fratelli d’Italia) ha spiegato che “il Pgt è l’occasione per dimostrare che l’aula oltre che dire sa anche fare. Prendiamo gli errori del passato e trasformiamoli in qualcosa di più virtuoso. Lecco non ha un cinema, mancano i luoghi di socialità e i sottoservizi, il piano di zonizzazione acustico. Serve un percorso condiviso e partecipato". Emilio Minuzzo di Forza Italia, infine, ha auspicato che le linee generali servano ad “andare al di là del nostro naso”, chiarendo che “l’astensione tende una mano per discutere e valutare insieme quei passaggi che saranno decisivi per la città per gli anni a venire”.
M.V.
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