Dervio: cerimonia per il 25 Aprile con autorità e ANPI

Nella giornata del 25 Aprile si sono tenute sul piazzale del Municipio di Dervio le celebrazioni del 77° anniversario della Liberazione, con una folta presenza di cittadine e di cittadini, oltre alla rappresentanza della locale sezione dell’Associazione Nazionale Alpini. Dopo la deposizione di una corona al monumento ai Caduti, hanno preso la parola il Sindaco Stefano Cassinelli e il Presidente della sezione Lario Orientale di ANPI Roberto Citterio.

VIDEO


Quest'ultimo ha voluto ribadire la piena dignità di ogni forma di resistenza contro l’aggressione a Stati democraticamente costituiti, come nel caso dell’Ucraina: ognuna ha la propria peculiarità storica, che non la rende di maggiore o minore valore, ma la cui comprensione aiuta poi i popoli nella ricostruzione dopo la pace. La resistenza italiana è stata contro l’aggressore nazista, una lotta civile contro i fascisti che avevano privato gli italiani della libertà, e una battaglia anche sociale. Citterio ha poi voluto ricordare come i nazionalismi non siano una novità attuale, ma ebbero tanta parte nella deflagrazione delle due guerre mondiali, così come il nazismo e il fascismo siano stati capaci di crearsi un iniziale consenso di massa, quando le democrazie hanno trascurato le esigenze di giustizia sociale.
Stefano Cassinelli ha invece voluto mettere in evidenza l'importanza della battaglia contro il nazifascismo, sottolineando che il “fascismo non è da condannare per aver trascinato l'Italia in guerra, perchè purtroppo ogni Nazione e ogni leader lo ha fatto nella storia, ma piuttosto per le leggi razziali, per l'aver abbandonato centinaia di migliaia di soldati italiani nei campi di prigionia, l'aver fatto assassinare Matteotti, i fratelli Rosselli e tanti altri”. Ma il primo cittadino ha anche sottolineato che “una parola forte come fascista deve essere usata con attenzione, perché l'incapacità di sostenere un dibattito, la meschinità di alcuni e la poca sostanza di alcune azioni politiche si traducono nell'additare altri come fascisti. Ecco, questo è il più grande affronto che oggi si può fare all'antifascismo, ai partigiani”.
Le autorità si sono quindi recate a deporre un’altra corona di fiori alla lapide ai Caduti presso il cimitero di Dervio. Ha concluso la mattinata la celebrazione della Santa Messa presso la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, con le parole di pace del Parroco don Andrea Molteni che ha, tra l’altro, ricordato il recente incontro ecumenico tenutosi presso l’Oratorio, con la presenza di giovani cattolici, cristiani ortodossi ucraini e russi, musulmani e buddhisti che, pur nelle rispettive differenze, hanno pregato ciascuno per la pace.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.