Bellano: la scuola cerca... gru di carta! Si punta a realizzarne mille come simbolo di Pace

Al Parco delle Rimembranze, a Bellano, da qualche giorno, volteggiano alcune decine di gru... di carta. Sono – in un piacevole contrasto tra ciò che è stato e ciò che si auspichi ritorni preso e dunque tra la guerra e la pace - appese agli alberi a poca distanza dalla mostra a cielo aperto i cui pannelli ripercorrono il decennio 1935-1945, narrando dunque gli anni difficili anche per la Valsassina, tra caduti, dispersi, deportati e resistenti.

Sono state realizzate, con pazienza, dagli alunni della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo che venerdì, con le loro insegnanti, curatrici del progetto, hanno poi preso parte ad una manifestazione per la Pace, con tanto di cartelloni - con disegni, testi e citazioni.

Il prossimo obiettivo dell'iniziativa è uscire dalla scuola e coinvolgere chiunque abbia a cuore, per l'appunto la Pace. Si punta infatti a raccogliere ben mille gru di carta e a tal proposito anche i piccoli dell'asilo Tommaso Grossi hanno già fatto la loro parte, contribuendo all'obiettivo.

Perchè proprio mille?
“Secondo il mito giapponese, la gru è un animale capace di vivere fino a mille anni e in Giappone c’è una leggenda  secondo la quale se si realizzano mille origami a forma di gru si può esprimere un desiderio che si realizzerà” spiega Roberta Tadini.  “Questa leggenda è collegata alla storia di Sadako Sasaki. Al momento dell’esplosione  della bomba di Hiroshima, Sadako era nella sua casa, a poco meno di 2 km di distanza dal luogo dell’impatto. Aveva due anni e rimase miracolosamente illesa, ma a 12 anni si ammalò di leucemia e fu ricoverata in ospedale. Fu allora che un amico le raccontò la leggenda delle gru e Sadako iniziò a realizzare, con qualsiasi tipo di carta che le capitava tra le mani, degli origami, nella speranza di poterne fabbricare mille. Il suo desiderio era quello di guarire e di terminare tutte le guerre. Purtroppo Sadako riuscì a confezionare solo 644 delle mille gru prima di morire. Le restanti 356 furono realizzate dai suoi amici e sepolte con lei. La gru da allora rappresenta il tentativo di uscire da una situazione drammatica anche attraverso l’impegno e l’investimento personale ed è un simbolo di pace. Ogni anno migliaia di gru colorate vengono appese sotto il monumento della pace dei bambini di Hiroshima per ricordare tutti i bambini che sono morti, muoiono e moriranno a causa della stupidità delle guerre”.

Ecco perché dalla scuola di Bellano è partita la raccolta delle gru, con l'invito a costruirle aperto a tutti.
“Questo è il nostro grido. Questa è la nostra preghiera: Pace nel Mondo”, come scritto sul monumento dedicato a Sadako a Hiroshima.
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