Dalla Valle alla Bassa: un giardino letterario per Antonia Pozzi

Non solo nella "sua" Pasturo, luogo del cuore ai piedi delle Grigne, dove, tra le mura della settecentesca villa di famiglia, studiava e componeva, ispirata dal silenzio e dalle montagne circostanti. La poetessa Antonia Pozzi, a cui già da tempo è dedicata una via anche nella natia Milano, nei giorni scorsi è stata celebrata anche a Pieve Emanuele, nella Bassa pianura lombarda. L'amministrazione del sindaco Paolo Festa, su proposta del vice Valentina Dionisio, ha voluto dedicare alla donna, morta suicida nel 1938 a soli 26 anni, il nuovo Giardino Letterario realizzato concretizzando un desiderio espresso dal Comitato di Quartiere Incis-Coppo.

Antonia Pozzi è stata presentata dal primo cittadino nel suo intervento prima del taglio del nastro, come "una poetessa, che ha avuto una vita breve, intensa e travagliata, che ha esaltato l’essenza del femminile, una donna che è stata in grado di affascinare intellettualmente e sentimentalmente. Antonia Pozzi era una donna colta e raffinata, amava la musica, la fotografia, la natura e le persone. Era una donna che metteva passione in tutto quello che faceva. Una donna libera in un periodo storico ostile, chiuso e difficile per chi apparteneva al genere femminile. Una donna indipendente che amava viaggiare, pregare, scrivere e studiare. Una donna che rivolgeva ogni sua azione al prossimo, che amava i bambini, i suoi alunni e gli ultimi. Una donna che sapeva ciò per cui voleva vivere, che voleva semplicemente essere se stessa fino alla fine. Quello che mi ha colpito e ci ha colpito della sua vita - ha proseguito Festa - è la meraviglia di poter dire che a distanza di tempo, spazio, epoche, cultura, e stili di vita certe anime si assomigliano. Chissà quali strani meccanismi ci legano al di là di ogni confine temporale, forse una certa sensibilità per ciò che sentiamo bello, forse perché ci appassioniamo e curiamo il nostro lavoro di tutti i giorni o forse perché siamo umani, semplicemente umani".
Voglio concludere questo prezioso momento citando uno dei suoi tanti versi:
“Leggo le parole dei poeti per capire il mio cuore
e quello degli altri.
E vivo della poesia come le vene vivono del sangue.
Io so che cosa vuol dire raccogliere negli occhi tutta l’anima
e bere con quelli l’anima delle cose.”

Nel 'Giardino Letterario' intitolato a Antonia Pozzi, cittadini, ragazzi e bambini potranno trovare un angolo di natura e di cultura dove poter leggere, scrivere, disegnare, pensare, incontrarsi, chiacchierare e rilassarsi. Un piccolo polmone verde con alberi, arbusti e qualche rampicante.
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