Mandello: riapre dopo i lavori e il 'test' pasquale il Rifugio Elisa. Ma spera... nell'acqua

Il rifugio Elisa sopra Mandello ai piedi della Grigna torna operativo dopo alcuni mesi di stop dovuti a lavori di ammodernamento. Lo stabile, di proprietà del Cai di Mandello, è stato riaffidato ad Elena Cosmo per altri quattro anni e ha riaperto con una sorta di "prova generale" nel week end di Pasqua. Mancano ancora pochi dettagli da sistemare, ma col prossimo week larifugista sarà di nuovo disponibile ad accogliere tutti i camminatori che le hanno fatto compagnia in questi anni e che le hanno regalato tante emozioni. La struttura rimarrà aperta tutti i sabati e le domeniche e da giugno tutti i giorni. Acqua permettendo.

"Ci eravamo lasciati che non avevo la certezza di poter tornare a gestire questo rifugio, ora invece da qualche mese ho avuto la conferma e sono felicissima perché per me questo luogo è casa" ha detto Elena.
Nel concreto, durante lo stop, è stata ricostruita la cucina da zero in un altro punto del rifugio in una costruzione in muratura a sinistra del vecchio stabile. Ciò ha consentito di allargare la sala da pranzo. E' stato recuperato l'antico camino che si era perso negli anni e sono state posizionate due panchine antistanti per godere del fuoco. Al momento c'è una stufa provvisoria ma è in arrivo quella nuova a breve. All'esterno i tavoli sono più grandi e permettono più agevolmente ai frequentatori del rifugio di rilassarsi e gustare un buon piatto tipico. Le camere sono rimaste indicativamente uguali.

Le spese di ristrutturazione sono state eseguite dal Cai di Mandello. Dove ha potuto però Elena ci ha messo del suo, come ad esempio il nuovo spillatore di birre alla spina. E' stato inoltre installato un nuovo bancone realizzato da amici falegnami, un gruppo di montagna che è anche un coro che si chiama "Mai Stracch".

"La cucina ora è comodissima, ho un gran piano di lavoro per fare tutto, prima dovevo un po' arrangiarmi col poco spazio che c'era, sono felice di poter cucinare comodamente. Ora è tutto nuovo e funzionale, mentre prima c'erano un po' di attrezzi e materiali a fine vita di cui si sentiva l'anzianità. La mia attività all'Omio (altra struttura gestita da Elena ndr) continuerà, ma da ora sono di nuovo il punto di riferimento fisso dell'Elisa".

Non c'è ancora la data ufficiale di inaugurazione ma Elena ha già in mente alcune iniziative e concerti da proporre all'esterno.
"Dipende da chi ci sarà, potrebbero esserci più momenti inaugurali, uno più istituzionale con le varie cariche politiche e uno più tranquillo in salsa più rustica, devo ancora valutare ma sono molto carica, sono felice di vedere rinascere e rifiorire questo stabile, è un luogo troppo bello per essere
lasciato trascurato e meritava il giusto rinnovo. Vederlo finalmente a posto in tutto e per tutto mi riempie il cuore, son felice per il posto, per me e per chi mi viene sempre a trovare, alcune persone nel vedere tutto finalmente messo a nuovo si sono commosse".

Il rifugio durante i lavori

Il primo impatto nel weekend di Pasqua è stato positivo. “Ora cercherò di proporre almeno due concerti all'anno come già facevo, sono felice della ripartenza. E' importante dopo un anno di chiusura, che si sappia che l'Elisa è di nuovo aperto, ci vorrà un pochino per tornare ai ritmi pieni ma sono fiduciosa".
 Nel frattempo, si attende l'acqua per tornare ad aprire anche in settimana. “Ad oggi resta solo
la riserva di acqua dello scorso anno. Se piove questo week end, prossimamente potrei tornare a riaprire i mercoledì come da tradizione" ha concluso la rifugista.
A.G.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.