Lecco: 368 minori in carico alla Neuropsichiatria Infantile nel '21. Nasce con L'Arcobaleno un progetto territoriale con un centro diurno

Più di 25 anni fa, Casa Vincenza, era nata come asilo per bimbi di famiglie straniere residenti a Lecco. E' poi diventata, in tempi più recenti, dormitorio notturno della Caritas per senza fissa dimora. L'edificio di via Caldone 20 a Olate, messo a disposizione della Suore di Carita' di Maria Bambina, si appresta ora a cambiare nuovamente pelle, andando a rispondere ad un altro emergente bisogno della città e del territorio.
E' ormai imminente, infatti, l'apertura in quella sede di un Centro Diurno di Neuropsichiatri rivolto ai ragazzi dai 14 ai 18 anni bisognosi di un intervento riabilitativo, ma in grado di di vivere in famiglia.

La funzione principale del Centro Diurno, che avrà una capacità ricettiva di 12 posti, “sarà quello di porsi come luogo di mediazione tra l'adolescente e la sua realtà quotidiana, con l'obiettivo di promuovere il ricongiungimento del giovane con la comunità locale, la famiglia e il suo effettivo inserimento a livello relazionale, scolastico, occupazionale, per contrastare i meccanismi di esclusione e isolamento che rischiano di invalidare gli interventi terapeutici messi in atto e garantire una reale autonomia della persona”.
Il Centro – una novità per il territorio – svolgerà un ruolo significativo, quale “opera-segno”, all'interno di “Alpha, lontani ma vicini”, il progetto di sviluppo dell'Area di Neuropsichiatria preadolescenti e adolescenti della Cooperativa L'Arcobaleno, “lanciato” quest'oggi. Svariate le iniziative  - incluso l'Housing sociale per Neo-maggiorenni - accompagnate anche da webinair e da un“social contest”.

Il Presidente della Cooperativa L'Arcobaleno Renato Ferrario e il Direttore dell'ASST di Lecco Paolo Favini

“Alpha – ha detto il Presidente Renato Ferrario – è la prima lettera dell'alfabeto greco ed è l'avvio di una nuova vita; Alpha viene definita la nuova generazione di “ragazzi” che hanno “subito” tanto l'isolamento imposto dalla pandemia da Covid 19; Alpha è il segno d'avvio di una nuova Area per la Coooperativa L'Arcobaleno che intende sostenere, aiutare e coinvolgersi in questa avventura con preadolescenti e adolescenti seguiti dalla Neuropsichiatria, in particolare dell'ASST di Lecco (…)”.
I primi contatti con tale realtà sono ormai risalenti nel tempo, come ricostruito dalla dottoressa Cristina Riva, Responsabile proprio dell'Area NPIA. La Cooperativa ha iniziato infatti a occuparsi di salute mentale nel 2000, gestendo servizi per le persone adulte. Nel 2012 l'ingresso in ospedale, con un progetto sperimentale, per offrire risposte ai ragazzi ricoverati in Pediatria. Da qui i primi passi nell'ambito della Neuropsichiatria, con l'apertura poi, nel 2016, anche della Comunità Terapeutica Kairos, “con la finalità di offrire un luogo di cura, crescita e condivisione dove la crisi, espressa attraverso differenti manifestazioni psicopatologiche, possa essere accolta e possa assumere un orizzonte di senso”. 30, in sei anni, i ragazzi seguiti e dimessi, dalla Comunità. 22 residenti nel lecchese.

Chiara Pala, Erica Denti e Cristina Riva

Oggi, anche attraverso ciò che sarà il Centro Diurno e più in generale nell'articolazione di Alpha, L'Arcobaleno è impegnata – ha proseguito la dottoressa, affiancata anche dalla Pedagogista Erica Denti – nello sviluppare progetti nei contesti di vita quotidiani dei ragazzi, progetti che non hanno al centro solo l'adolescente ma anche gli adulti.
L'attività dell'équipe multidisciplinare prosegue dunque per 20 ore settimanali in reparto, per 40 ore sul territorio (in tutta la provincia) e per ulteriori 60 ore dando seguito ad altra iniziativa promossa con l'ATS della Brianza lavorando sulla povertà educativa.
“Nella sua presentazione il Presidente ha parlato di una “una fettina di bisogno”. In realtà è una bella fettona di torta” ha asserito, circa il ruolo giocato dalla Cooperativa, il Direttore Generale dell'ASST Paolo Favini. “Noi stiamo vivendo a un drammatico aumento del disagio giovanile” ha asserito, introducendo i numeri propri della Unità Operativa Complessa diretta dal dr. Ottaviano Martinelli. 368 minori sono stati i minori presi in carico nel 2021, il doppio dei 195 casi affrontati invece soltanto nel 2013. “Queste situazioni cliniche complesse, esplose in modo rilevante dopo due anni di pandemia, hanno bisogno di una presa in carico multiprofessionale che veda coinvolti neuropsichiatri infantili, psicologi, educatori che solo insieme riescono ad intraprendere percorsi di assistenza e cura il più possibili efficaci. Dico grazie alla Cooperativa L'Arcobaleno e all'équipe di Ottaviano Martinelli che con professionalità ed umanità lavorano a favore di questi minori”.

Guido Agostoni, Emanuele Manzoni e Luciano Gualzetti

Hanno portato il loro saluto, sottolineando l'interesse del territorio verso il Progetto, il Presidente dei Sindaci del Distretto di Lecco Guido Agostoni (argomentando sulla “solitudine” avvertita dai comuni nell'affrontare problemi di disagi psichico), il Direttore della Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti (parlando della necessità di porre in essere una risposta a 360 gradi che coinvolga le agenzie educative) e l'assessore al Welfare Emanuele Manzoni. Quest'ultimo ha rimarcato come a suo giudizio non si debba “commettere l'errore di pensare che sia stata solo la pandemia a avviare certe dinamiche che stiamo leggendo. Dobbiamo vedere l'evento pandemico come un grosso evidenziatore che ci ha permesso di far emergere criticità che già erano presenti nelle nostre comunità, comunità molto competitive e basate su canoni estetici che mettono in evidenza più ciò che manca che ciò che hanno da offrire. Il fatto che il nostro territorio abbia provato a costruire una risposta collegiale è un elemento di grande valore. Siamo chiamati non solo dare risposta a bisogni ma anche trasformare la nostra comunità, cosa che possiamo fare con condivisione e collaborazione tra tutti i soggetti. Ringrazio la Cooperativa L'Arcobaleno per aver fatto sintesi”.
A.M.
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