Si prepara la festa per la croce del Dente del Varrone: la 'vecchia' ha 100 anni, la 'nuova' 20

Doppio anniversario per la croce sulla vetta del Dente del Varrone, una cima che tocca i 2.236 metri di altitudine e che sovrasta  i pascoli alti della Valle Varrone, il sentiero che scavalla per degradare in Val Gerola, le sorgenti di quel torrente che scende verso Premana e verso il lago e nel quale si sono affacciati secoli di storia e le tante piccole storie di chi in quei luoghi è vissuto. Come quei giovani che tra il 1915 e il 1918 furono mandati su altre montagne a combattere la Grande Guerra. E che, a differenza di troppi compagni d’arme, ebbero la fortuna di tornare alle proprie case. Una fortuna per la quale vollero ringraziare il Cielo decidendo così di piantare una croce proprio lassù, sulla vetta del Dente: lo fecero un giorno del 1922.

La vecchia croce

Sono passati dunque cento anni ed è quindi un anniversario da celebrare. Ma sono passati anche vent’anni tondi da quando quella prima croce venne sostituita con una nuova: era l’agosto del 2002. E allora, Bebo Fazzini, 75 anni, premanese, con una lunga militanza nel Cai, ha lanciato l’idea perché quest’estate si vada su a festeggiare. Lui no, dice, in cima non ci andrà: «Sono vecchio e bacucco, non ce la faccio. Ci vuole qualche giovane. Ed è per questo che ho deciso di lanciare l’idea. Sperando che qualcuno si faccia avanti».

Una foto scattata alla posa della nuova croce nel 2002

E’ lo stesso Fazzini a raccontare la storia della croce sul Dente. Posta appunto nel 1922 da un gruppo di reduci, con il tempo è andata deteriorandosi finché un giorno è addirittura crollata. «E’ rimasta così per qualche anno – ricorda Fazzini - E finalmente nel 2002 abbiamo deciso di sostituirla».
Si è trattato di una mobilitazione spontanea cha ha coinvolto una serie di premanesi gravitante nell’area del Cai, anche se non si è trattato di un’iniziativa ufficiale della sezione. Tra i volontari c’era anche un fabbro, Sandro Gianola: è stato lui a realizzare la croce che è stata poi portata in vetta il 4 agosto con l’elicottero. Anche se la festa di inaugurazione vera e propria era stata rimandata per il cattivo tempo e si era poi tenuta il 31 agosto.

Lavori per la posa della nuova croce

Di quel giorno, c’è la testimonianza diretta dello stesso “Dente” così come pubblicata da “Il Corno”, il giornale fondato da Antonio Bellati e che ha raccontato la vita di Premana per più di cinquant’anni (l’ultimo numero è uscito nel 2017). Nel terzo numero del 2002, il “Dente” raccontava così: «Ascoltavo le grida, i commenti dei bambini; ciascuno faceva il conto di quante volte era arrivato fin quassù. Per la maggior parte era la prima volta, e io davo a tutti il benvenuto offrendo un sasso su cui stare in piedi, assolutamente fermi per non buttare giù gli altri. Alle 11 erano più di cinquanta: mi sembrava incredibile. Sono abituato al silenzio, ma l’improvviso silenzio di tante persone strette attorno alla mia croce è stato qualcosa di fantastico. (…) Grazie, grazie Premanesi per tutto quello che avete fatto, questa giornata sarà indimenticabile. (…) Vi aspetto ancora sulla mia cima a trovare la mia croce. (…) Mentre la banda suonava “Signore delle cime”, qualcuno mi ha cercato con lo sguardo… ma la mia cima era avvolta dalle nubi. Scusatemi, ma non volevo farmi vedere: stavo piangendo».

Altre foto del 2002

Anche la vecchia croce ha avuto una seconda vita: riportata a valle, è infatti stata collocata all’esterno del museo etnografico, nel centro del paese.
Una doppia ricorrenza, dunque, per la quale è partito l’appello perché sia celebrata degnamente. I più agili in vetta a omaggiare la croce, mentre gli altri li attenderanno al rifugio Casera di Varrone per la festa.
D.C.
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