Lecco: utilizza documenti falsi in motorizzazione, a processo
E’ accusato di falsità ideologica (art. 483 CP) in atto pubblico e rischia una condanna sino a due anni. Al centro del procedimento penale che si è tenuto questa mattina davanti al giudice Gianluca Piantadosi, un uomo che nel 2016 aveva presentato istanza alla motorizzazione per convertire la patente di guida bulgara in un documento secondo la normativa italiana.
L’imputato, assente in aula, secondo il testimone, allora in servizio presso l’ufficio della motorizzazione, tramite un’autoscuola di Lecco aveva presentato istanza per tale conversione, esibendo un documento che attestava una sua domiciliazione in Italia e un permesso di soggiorno temporaneo per ragioni di lavoro.
Come da prassi l’ufficio della motorizzazione, ricevute le pratiche, ha proceduto con le verifiche del caso presso le autorità bulgare, nella fattispecie il consolato in Italia, scoprendo così che sia la patente che il permesso di soggiorno risultavano contraffatti.
Immediata e consequenziale la segnalazione e la relativa denuncia presso l’autorità giudiziaria.
Il processo è stato aggiornato al 15 luglio.
L’imputato, assente in aula, secondo il testimone, allora in servizio presso l’ufficio della motorizzazione, tramite un’autoscuola di Lecco aveva presentato istanza per tale conversione, esibendo un documento che attestava una sua domiciliazione in Italia e un permesso di soggiorno temporaneo per ragioni di lavoro.
Come da prassi l’ufficio della motorizzazione, ricevute le pratiche, ha proceduto con le verifiche del caso presso le autorità bulgare, nella fattispecie il consolato in Italia, scoprendo così che sia la patente che il permesso di soggiorno risultavano contraffatti.
Immediata e consequenziale la segnalazione e la relativa denuncia presso l’autorità giudiziaria.
Il processo è stato aggiornato al 15 luglio.
S.V.