Lecco, Ostello: per l'apertura bisogna attendere ancora ma spunta anche Decathlon

Continua l’odissea dell’ostello di Lecco che non aprirà nemmeno questo’anno in vista della bella stagione: al momento, con la Pasqua e i ponti primaverili alle porte, non c’è ancora una data per il taglio del nastro. A fare il punto della situazione durante la commissione quarta di giovedì sera è stato Lorenzo Gatti, direttore della Ristogest, una delle due imprese che in ATI con la cooperativa Ubunto si è aggiudicata la gestione della struttura nel settembre dello scorso anno.
In questi mesi certo si è lavorato: “Abbiamo svolto un’importante attività di progettazione per definire la realtà dell’ostello, sviluppando l'idea iniziare per offrire una struttura bella e una proposta lontana dal tradizionale ostello della gioventù” ha spiegato Gatti. Innanzitutto è stato “migliorato” il nome e di conseguenza il logo dell’ostello: si chiamerà LeccoHostel, per questioni di “marketing”. In seguito l’attenzione si è concentrata sulla definizione degli spazi comuni al piano terra e delle stanze, secondo tre linee guida: “Eat and drink”, “Sleep and dream”, “Meet and work”, cercando di creare omogeneità tra il design esterno e quello interno e caratterizzando l’arredamento con un forte richiamo all’outdoor.

Al piano terra ci sarà uno spazio “non statico” di ingresso, da cui si accederà alla reception e al backoffice, che non sarà la tradizionale stanza del gestore ma un luogo di gestione operativa dell’ostello. Ci sarà poi un’ampia area bar e ristorante con un grande bancone, che dovrà essere funzionale agli ospiti ma anche aperto alla città. Per i viaggiatori ci sarà anche un angolo per il self-service.
Sarà poi presente un co-working con spazi funzionali a chi ha bisogno di un luogo dove lavorare a costi contenuti, con sei piccoli “box-uffici” e una sala riunioni. Novità inattesa, ci sarà un negozio, con ingresso indipendente gestito in collaborazione con la Decathlon per il noleggio di materiale sportivo.

Sulla parete di fronte all’ingresso sono state posizionate anche delle prese di arrampicata, dove scalare in orizzontale.
Nelle camere sono stati progettati dei letti ad hoc che rispettano dei parametri sia funzionali sia estetici con tanto di cassettoni per bagaglio a mano. A completare l’arredamento delle stanze anche degli armadietti con lucchetto e camerino. “Siamo imprenditori, siamo abitati a fare business e siamo consapevoli della necessità e dell’importanza di aprire il prima possibile, ma il momento che stiamo vivendo è molto difficile, per la disponibilità delle materie prime, dei fornitori, dei costi. Non possiamo garantire una data certa”.

Un po’ perplessi da questa presentazione i consiglieri comunali presenti. Molti di loro non si immaginavo la presenza di un ristornate e tanto meno di un negozio della Decathlon e la questione che si è subito posta è se questo progetto sia in linea con quanto richiesto dal bando. “Noi pensavamo di dare in gestione un ostello della gioventù - ha commentato Giacomo Zamperin (FdI) - Se tutte queste variazioni sono il motivo del ritardo è ancora peggio”.
Antonio Rossi ha detto che il progetto gli è piaciuto, ma ha sottolineato che anche l’accordo di programma sottoscritto con Regione Lombardia che ha contribuito alla ristrutturazione dell’opera parlava di ostello della gioventù. Diversi suggerimenti anche dalla maggioranza con il dem Pietro Regazzoni che ha ricordato l’importanza del coinvolgimento delle guide e degli operatori del territorio, come anche delle risorse umane da impiegare: “Abbiamo aspettato anni, non ci spaventa qualche mese in più per qualcosa di più bello e più attrattivo”. Una posizione condivisa da Alberto Anghileri (Sinistra), che ha chiesto però di dare una data certa di apertura per essere chiari con i cittadini, una richiesta ribadita anche da Fattore Lecco con Saulo Sangalli.
Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) ha accettato l’idea di poter aspettare qualche mese in più, ma si è detto preoccupato dall’assenza di un business plan e di un piano tariffario. Osservazioni mosse anche dal forzista Simone Brigatti.
L’assessore al Turismo Giovanni Cattaneo ha assicurato che “si tratta di un intervento coraggioso, su cui volentieri ci mettiamo la faccia. È un po’ inaspettato rispetto a quello che ci immaginavamo - ha ammesso - ma c’è una proposta concreta che ci posiziona in maniera interessante e siamo nello spirito di quello che c’era scritto nel bando”.
M.V.
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