Lecco: ammonito dal Questore, stalker spaventa di nuovo la sua vittima. Arrestato


A due ore di distanza dall'ammonimento del Questore è finito in manette, sorpreso sul fatto a importunare la sua vittima in centro città. E' quanto successo ad un giovane, classe 1991, tratto in arresto lunedì da personale della Polizia di Stato in in servizio presso la Questura di Lecco.
Atti persecutori nei confronti di una ragazza, l'accusa mossa nei suoi confronti.
Per le condotte assunte negli ultimi mesi, al 31enne era stato notificato in via d'urgenza il provvedimento di ammonimento del Questore, emesso proprio su richiesta della vittima. Ciò non è bastato per fermalo, tentando nuovamente di avvicinare la ragazza che impaurita, ha cercato rifugio all'interno di un esercizio commerciale. All'arrivo degli operatori della Squadra Volante, il soggetto è stato individuato e tratto in arresto. A suo carico è stata formalizzata anche una denuncia per resistenza ed oltraggio a Pubblico Ufficiale.
All'esito dell'udienza di convalida tenutasi ieri, il G.I.P. presso il Tribunale di Lecco ha disposto nei confronti dell'uomo la custodia cautelare in carcere.
“L'ammonimento, quale misura di prevenzione, costituisce un fondamentale strumento di difesa delle donne vittime di stalking che, tuttavia, preferiscono in un primo momento evitare di sporgere una querela” fanno sapere dalla Questura. “Infatti, all'atto della notifica, il destinatario viene invitato a tenere una condotta conforme alla legge e reso edotto della circostanza che un'eventuale
reiterazione dei comportamenti assunti renderebbe perseguibile d'ufficio il reato di atti persecutori.
Quanto avvenuto testimonia l'importanza di rivolgersi alle Forze dell'ordine per arginare pericolosi fenomeni che possono degenerare in episodi delittuosi. A tal riguardo, la Polizia di Stato, già protagonista nella campagna di sensibilizzazione “Questo non è amore”, ricorda che è vicina alle donne che subiscono violenze e le invita a denunciare simili episodi, senza mai sottovalutarne la portata”.
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