Un questionario per indagare l'impatto della pandemia nel lecchese

Come si vive a Lecco? Qual è il livello di benessere e soddisfazione della popolazione? Quali le eventuali conseguenze della pandemia da Covid-19? Con l'intento di dare una risposta a queste e altre domande sulla situazione psicologica della cittadinanza e di provare a comprendere l'impatto che l'emergenza pandemica ha prodotto, i partner del progetto Interreg Italia-Svizzera "C4C - City for Care. La cura degli anziani e l'invecchiamento attivo nello sviluppo e nella pianificazione delle citta del futuro: la comunità di cura diffusa come sperimentazione locale" lanciano l'indagine "Prendiamoci cura della nostra comunità", questionario online rivolto a tutto il territorio lecchese e compilabile al seguente link: https://iquartieridelterzoparadiso.net/sondaggi/index.php/931467?lang=it Nato dalla partnership tra CRAMS - Centro ricerca arte musica spettacolo, ATS Brianza e ASST Lecco, per questa iniziativa il progetto 
Nato dalla partnership tra CRAMS - Centro ricerca arte musica spettacolo, ATS Brianza e ASST Lecco, per questa iniziativa il progetto City for Care può contare anche sulla preziosa collaborazione del Comune di Lecco, anch'esso promotore del modulo da compilare in forma totalmente anonima e i cui risultati potranno aiutare la città a comprendere meglio se stessa, i suoi bisogni psicologici e di cura.
«Con questa indagine - spiega Simone Bertolino, ricercatore che collabora con il CRAMS  - vogliamo interpretare al meglio la condizione di benessere, di qualità della vita o di disagio della popolazione, sia quali segni abbia lasciato la pandemia. Ci rivolgiamo a tutti i cittadini lecchesi e della provincia di ogni età, ed è importante che la partecipazione sia più larga possibile, per dare maggiore coerenza ai risultati che si otterranno. Per questo motivo chiediamo di compilare il questionario e di rilanciare l'invito ai propri conoscenti. Quando avremo finito - conclude Bertolino -  l'intenzione è di presentare i risultati alla città così che se ne possa discutere pubblicamente».
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.