Pistola contro un uomo, il poliziotto fu provocato: pena ridotta

Il processo in primo grado si era concluso con una condanna a un anno e 4 mesi di reclusione: in appello l'ispettore P.B., accusato di minacce e violenza privata ai danni di un'automobilista, ha ottenuto un'importante sconto sulla pena.
Due anni fa l'ispettore capo di Polizia di Stato era finito al cospetto del giudice monocratico Maria Chiara Arrighi perchè, dopo un inseguimento terminato nella piazza di Margno, nel 2017, avrebbe puntato la pistola d'ordinanza alla testa di un uomo.
Il tutto sarebbe scaturito da un tamponamento, un'urto avvenuto in una galleria della ss36 fra l'auto del poliziotto (in borghese) e quella della persona offesa, che, ignorando gli “alt” si sarebbe dato alla fuga a tutta velocità. “Ti uccido” avrebbe anche urlato nel piazzale P.B. secondo quanto riportato nel capo d'imputazione e riferito nel corso dell'istruttoria da alcuni testimoni.
Qualche giorno fa la Corte d'Appello di Milano ha tuttavia riconosciuto l'attenuante della provocazione per l'imputato (difeso di fiducia dall'avvocato Fabrizio Consoloni del foro di Lecco), riducendo così la pena finale a 7 mesi di reclusione.
F.F.
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