Amarcord, 1° aprile 1995: a Lecco lo 'scherzo' alla statua di Manzoni

C’è poco da pensare al “pesce” del 1° aprile, considerando la recentissima pandemia ancora non del tutto scomparsa e i preoccupanti lampi di guerra in territorio europeo: eppure può sollevare temporaneamente il morale ricordare gli scherzi di anni trascorsi. Era il 1° aprile 1995 quando la brezza del mattino che attraversava la centralissima piazza Manzoni di Lecco faceva “dondolare” un gigantesco pesce cartaceo davanti alla statua dell’autore dei Promessi Sposi, un po’ sorpreso da tale inaspettata presenza.
Nel corso della notte buontemponi e burloni si erano arrampicati sul monumento per posizionare sulla testa un berretto di carta e collocare tra le mani del famoso scrittore una lunga canna da pesca con il trofeo ittico lungo circa un metro. Si registrava la sorpresa dei primi passanti nella centralissima piazza Manzoni, di coloro che si avvicinavano all’edicola allora Mauri o che parcheggiavano l’auto per un caffè al bar Manzoni o, sul lato opposto, al Visconti.


Un incaricato municipale toglie alla statua del Manzoni il cappello e il pesce di carta

Anche i negozianti che alzavano le saracinesche non potevano mancare di osservare e commentare l’insolito spettacolo. Il pesce d’aprile durò, però, solo per un breve spazio del primo mattino. Allertati dai vigili urbani e dai cittadini, già prima delle 9 intervenivano due addetti municipali che raggiungevano la sommità della statua per riportarla a monumento della consueta austerità.
Era ancora nella memoria e nei commenti dei presenti un altro pesce d’aprile che aveva fatto cronaca qualche anno prima, promosso da Radio Cristal, allora nella sede di via Bezzecca, già condotta dal “vulcanico” Giancarlo Vitali. L’emittente aveva invitato gli ascoltatori a partecipare a una gita nella valle dell’Adda con visita allo storico traghetto leonardesco di Imbersago: tutto gratis, era solo richiesto un piccolo rimborso nel caso di una grigliata di pesce in tipico locale affacciato sulle acque del fiume. Una ventina di persone si presentò in via Bezzecca pensando alla scampagnata fluviale lungo l’Adda, ma il sogno si infranse quando dalle finestre della radio furono invitati ad osservare che il calendario registrava il 1° aprile.
Non è stata, invece, uno scherzo la notizia, due giorni dopo, che un “gratta e vinci” da 100 milioni era stato “pescato” nel bar Napoleon di viale Turati all’incrocio con via Capodistria: l'episodio venne confermato dal titolare del locale, Gianni Ruffolo, ma il vincitore rimaneva segreto. Lo stesso esercente aggiunse: “Incredibile ma vero, era il primo giorno di vendita dei tagliandi della nuova lotteria, appena lanciata sul mercato”. Potremmo, quindi tornare a tentare la fortuna al bar Napoleon, ma il popolare bar ha chiuso recentemente i battenti e sta subentrando una nuova attività.
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