UP–Un Percorso/44: la facile escursione ai Piani di Artavaggio con la strada dalla Culmine San Pietro

Tra i monti che sovrastano il paese di Moggio, in Valsassina, a una quota compresa tra i 1600 e i 1900 metri di altitudine, troviamo i Piani di Artavaggio. Sullo sfondo, svettano imponenti le vette del Monte Sodadura e della Cima di Piazzo. Numerosi sono i rifugi ospitati tra i prati, anche perché un tempo questa era una rinomata località sciistica, dove ora i più piccoli possono imparare a muovere i primi passi sulle piste. Per questi motivi, i Piani sono serviti da una funivia che parte proprio da Moggio. Inoltre, sono raggiungibili con alcuni semplici sentieri alla portata di tutti, famiglie con bambini comprese.





Avevamo già visto in precedenza il sentiero da Moggio ai Piani di Artavaggio, in questo nuovo numero della rubrica UP – Un Percorso prenderemo in esame invece la strada che parte dalla Culmine San Pietro, ovvero il passo che collega la Valsassina con la Val Taleggio, nella bergamasca, facilmente raggiungibile in auto percorrendo la SP64 Prealpina Orobica, proseguendo oltre il paese di Moggio verso Vedeseta.





L’escursione si svolge interamente su strada sterrata, e di conseguenza non presenta difficoltà tecniche specifiche. Sebbene sia semplice, la camminata è però abbastanza lunga (circa 7 chilometri). Il dislivello è meno di 400 metri ed è spalmato sulla lunghezza del percorso: quasi non si avverte. Per tutti questi motivi il sentiero è classificabile come T, vale a dire Turistico, e quindi alla portata di tutti, famiglie con bambini incluse (da considerare però la lunghezza per arrivarci). Si può inoltre percorrere la strada con le mountain bike.





Partenza: Culmine San Pietro (1.264m slm)
Arrivo: Piani di Artavaggio (1.644m slm)
Durata: 2 ore
Dislivello: 380m
Difficoltà: T
Adatto ai bambini: sì

Come accennato in precedenza, possiamo raggiungere la Culmine San Pietro in auto percorrendo la SP64. Poco prima di arrivare al passo vero e proprio, sulla sinistra troviamo uno spiazzo dove parcheggiare l’auto. Qui i cartelli segnaletici ci avvisano della partenza della strada agrosilvopastorale (riservata ai proprietari dei rifugi e delle case ai Piani).





Imbocchiamo a piedi la strada. L’itinerario è decisamente semplice ed è impossibile sbagliare: bisogna solo seguire il tracciato, che alterna tratti sassosi ad altri cementati. Il percorso si svolge quasi interamente nel bosco, fin quando, dopo circa 1h 30min dalla partenza, usciamo dalla vegetazione nel punto in cui la nostra strada si congiunge con quella che arriva da Avolasio (BG). Proseguiamo seguendo le indicazioni presenti in loco e in altri 20 minuti arriviamo nella parte più bassa dei Piani di Artavaggio, dove è presente un laghetto.





In lontananza vediamo i rifugi, così come l’imponente struttura gialla dell’ex Albergo degli Sciatori. Continuiamo per una decina di minuti fino ad arrivare nei pressi della struttura, dov’è presente un altro laghetto e una chiesetta. Un cartello ci informa di trovarci ad una quota di 1.644m slm, quando sono passate 2 ore dalla partenza.
A sinistra, possiamo dirigerci verso i rifugi Casari, Sassi Castelli e Baita della Luna, verso la stazione della funivia e il sentiero per Moggio. Proseguendo sulla strada, invece, possiamo salire verso i più alti rifugi Nicola e Cazzaniga-Merlini, alla base del Sodadura e della Cima di Piazzo.

Michele Castelnovo
www.trekkinglecco.com
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