Lecco: in consiglio minoranze 'mute' per protesta, segni di malcontento anche in maggioranza
L'Aula in un'immagine di repertorio
La serata è iniziata con la presentazione del bilancio triennale di previsione da parte dell’assessore Roberto Pietrobelli: un bilancio da quasi 60 milioni di euro provenienti per 37,8 dalle entrate tributarie (Imu per 21.775.000 euro, addizionale Irpef per 3.550.000 euro, 200mila euro di imposta di soggiorno, 8.773.000 euro dalla Tari, 26mila dalla Tasi e 3,68 milioni fondo solidarietà), per dieci milioni dai trasferimenti correnti e per 10,5 milioni dalle entrare extratributarie. Soldi che verranno usati per le spese legate al personale (11,2 milioni di euro), per le imposte e le tasse (858mila euro), per l’acquisto di beni e servizi (29 milioni) e poi per trasferimenti, gli interessi passivi i rimborsi e le rettifiche, oltre che 5 milioni di altre spese correnti. In cono capitale ci sono poi entrate per 12 milioni di contributi per gli investimenti, a cui si aggiungono 276mila euro di tributi, 233mila euro di trasferimenti, 456mila euro per l’alienazione di cinque terreni e un lavatoio, più altre entrate per 1,5 milioni, costituite per 950mila euro da permessi di costruire.
“Questo bilancio evidenzia la capacità programmatoria della giunta, oltre che l’impegno profuso dagli uffici per raggiungere questo obiettivo” ha concluso Pietrobelli, prima di lasciare la parola ai rappresentanti di Forza Italia e Fratelli d’Italia che avrebbero dovuto presentare degli emendamenti e un ordine del giorno, ma non lo hanno fatto in segno di protesta: “Abbiamo deciso di ritirare le nostre proposte perché non sarebbero state accolte - ha chiarito il forzista Emilio Minuzzo - Tutti i capigruppo della minoranza hanno deciso, d’accordo, di non prendere parte alla discussione sui punti all’ordine del giorno che riguardano il bilancio vista la totale assenza di dialogo, anche rispetto alle consiliature precedenti. La maggioranza suoni, canti e porti la croce da sola”.
Si è detto dispiaciuto di questa decisione il dem Pietro Regazzoni, che ha voluto ricordare invece l’importanza del documento per le opere che esso andrà a finanziare: “In primis le tre piattaforme della nostra città. Mettiamo infatti 10 milioni di euro per i lavori della prima parte del lungolago, 4 milioni per l’area della ex Piccola, e per i Piani d’Erna investiamo 75mila euro per la progettazione e 200mila euro per la manutenzione della funivia. Ci saranno risorse importanti per la cultura, destinate alla ristrutturazione e all’arredo di villa Manzoni, e all’archivio Badoni, oltre che per la mobilità con due milioni di euro stanziati per le piste ciclabili, oltre che un milione per le diverse attività destinate ai giovani”.
Anche il capogruppo di Ambientalmente Alessio Dossi ha detto di non capire “la ratio dell’atteggiamento dell’opposizione”, assicurando che tutte le proposte portate vengono “sempre analizzate del merito”, per poi sottolineare gli investimenti previsti dal bilancio sui temi cari al gruppo: “È stato di nuovo finanziato il Ti porto io per far viaggiare gli studenti sui bus gratis, verranno acquistati i bus elettrici e progettate le strade scolastiche e ci saranno risorse per intervenire sugli effetti del cambiamento climatico, con 400mila euro stanziati per la prevenzione del rischio idrogeologico”.
Da Fattore Lecco Saulo Sangalli ha sottolineato la determinazione della giunta nel portare avanti opere pubbliche importanti per la città, finanziate con 34 milioni, parlando di “fatti e non parole”, mentre Chiara Frigerio ha ringraziato per l’attenzione posta alle fasce giovanili, al mondo della scuola e alla famiglia.
Alberto Anghileri, Con la sinistra cambia Lecco, ha ricordato che “è un bilancio che non lascia indietro nessuno perché non ha tagli soprattutto per i più deboli”, invitando però il sindaco e la giunta a “iniziare e portare a termine i lavori, rispettando gli impegni”.
È stato l’intervento di Clara Fusi (Pd) e far intravedere qualche scricchiolio all’interno della maggioranza: “Non sono convinta di questo bilancio, nonostante i soldi del Pnrr sono stati fatti tagli espliciti e tagli che si vedranno tra un po’. Le opere e gli impegni vanno portati avanti con il personale del Comune che deve collaborare con gli assessori, i quali a loro volta devono collaborare con il personale. Il mio voto sarà a favore di questo bilancio, ma è l’ultima chance che do alla Giunta”.
Anche sulla variazione di cinque milioni, presentata subito dopo l’approvazione del bilancio, non c’è stata una discussione, ma solo l’intervento dell’assessore Pietrobelli che ha spiegato come un milione di euro vada ad incrementare i soldi a disposizione per il primo lotto del lungo lago e un altro milione sia invece preso in prestito dalla Cassa Depositi e Prestiti per spese di progettazione: “È una scelta che ci permette di ragionare con tranquillità sul nuovo Comune e di dimostrare che con questa architettura finanziaria il Comune non si ferma e non si ingolfa” ha detto Pietrobelli.
La “pace" in aula è brevemente tornata sulla mozione presentata dalla dem Anna Sanseverino per la tutela del verde e la promozione di pareti verdi e di giardini o orti sui tetti in occasione della realizzazione, costruzione o ristrutturazione o rigenerazione di immobili, che è stata votata anche da alcuni membri dell’opposizione.
Sono stati però infine ritirati gli emendamenti sul caro energia che avrebbero dovuto presentare Appello per Lecco e la Lega. “Il consiglio comunale è spaccato, la comunità è spaccata e voi siete meno coesi di quanto volete sembrare” ha commentato Corrado Valsecchi, mentre Cinzia Bettega ha aggiunto che "questo non è un consiglio come un altro perché stiamo mandando un segnale: noi rappresentiamo una parte importante della città, tra i consiglieri di minoranza ci sono persone preparate che possono dare un contributo significativo”.
M.V.