Provincia: scintille tra Hofmann e Rusconi, 'passa' lo streaming ma non le consulte territoriali

In prima fila i capigruppo Paolo Negri, Antonio Rusconi e Fabio Mastroberardino
Il nuovo consiglio provinciale, al momento, ruota intorno ad Antonio Rusconi. E' il rappresentante dei Civici, a tenere banco in Aula. Dialettica e preparazione non gli mancano. E le sfoggia anche qualora appoggi i provvedimenti in adozione, come nel caso dell'accordo di programma tra Villa Locatelli e il Comune di Calco per la messa in sicurezza della 342, con i passaggi che hanno portato all'oggi sintetizzati dal delegato alla viabilità Mattia Micheli e ripercorsi, da capo, di nuovo, dall'ex senatore, non volendo svilire un tema tanto sentito per il meratese con il solo voto favorevole.
Nella seduta di lunedì ha portato a casa – pronti, via, subito in apertura – “due sberle” dalla presidente Alessandra Hofmann che, con uno tono e uno stile che hanno lasciato perplesso anche il capogruppo dell'altro schieramento d'opposizione e non solo l'interlocutore diretto, ha dato lettura alle risposte preparate in riferimento ai question time a tema comunicazione della precedente adunanza, arrivando ad annunciare – con altri termini ma il significato quello era – di essere pronta a restituire pan per focaccia in caso di ulteriori critiche. Bel caratterino lei, bella ripresa lui, dopo un momento di smarrimento per un attacco diretto etichettato come “fuori luogo”. Già al punto 2 il sindaco di Valmadrera incassa il risultato. Chiede e ottiene di rinviare dopo un confronto con i colleghi primi cittadini la proposta di delibera per il recesso e l’approvazione del nuovo schema di convenzione per le selezioni di personale dei Comuni. “Devo riscontrare che il primo odg sostanziale e formale che riguarda la così detta Casa dei Comuni consiste in una “revoca” d’ufficio di una convenzione con i Comuni. Non è il massimo della vita per il Consiglio” ha esordito – tagliente a sua volta – nel motivare la propria richiesta, introducendo riferimenti  - poi riproposti nel corso della seduta – allo streaming dei consigli e alla consulta dei territori quali strumenti di partecipazione, temi delle mozioni a sua firma lasciate in chiusura dei lavori, dopo un nuovo round sul CFPA di Casargo – c'era in discussione il bilancio di APAF ma si è parlato di tutto tranne che dei numeri spicci – che ha evidentemente fatto seguito a un match già combattuto in commissione capigruppo e dopo la disamina delle modifiche statutarie della convenzione costitutiva del Consorzio Brianteo Villa Greppi che ha visto, per una volta, Paolo Negri aprire il confronto, “per vicinanza territoriale” come dallo stesso puntualizzato.
E così a tre ore dall'inizio della seduta – convocata per le 20 – si è arrivati all'ordine del giorno per le consulte territoriali. Cassato, dalla maggioranza ma non appoggiato nemmeno in toto dall'altra opposizione che – complice forse l'ora – non si allinea, con i suoi tre membri presenti ai banchi che alla messa ai voti, alzano la mano in tre tempi diversi.
“Devo constatare con rammarico che dopo gli slogan delle campagne elettorali sulla Provincia come Casa dei Comuni, di fatto si è dato un segnale di neo-centralismo e mi spiace che il solo consigliere Paolo Negri abbia dato sostegno all’ iniziativa” il commento a margine della seduta dello stesso Rusconi. “Parto da un esempio esistente positivo: dove funzionano già questi strumenti di condivisione e confronto degli Amministratori del territorio (Casatese, Meratese, Oggionese) sono un dato estremamente positivo. Rispondere a questa proposta che esistono già le Comunità Montane (come se Galbiate e Erve che appartengono alla stessa comunità montana corrispondessero allo stesso territorio), oppure di ritirare e rinviare l’argomento dopo la revisione di Regolamento del Consiglio e dello Statuto, ovvero alla prossima Amministrazione Provinciale, non è un torto al proponente ma all’autonomia e all’autorevolezza di tutti i sindaci dei territori. Sono amareggiato perché non si è compreso come mai queste conferenze possono, anzi debbono diventare un momento istituzionale per l’Amministrazione Provinciale, come lo sono per le società partecipate per gli incontri sul territorio”.
Sì unanime, invece, per l'altra proposta firmata Rusconi: la diffusione in diretta streaming delle riprese delle sedute consiliari, previa approvazione dell'apposito regolamento.
“Ringrazio la Presidente Hofmann e tutti i consiglieri per la decisione assunta, perché spero, tra breve, potremo far conoscere in maniera più completa l’attività della Provincia di Lecco”.
Lunedì in Aula, però, nel frattempo, non era rimasto più nessuno oltre agli addetti ai lavori.
A.M.
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