Schianto sul Legnone: effettuata l'autopsia, recuperate le scatole nere del jet

I resti del jet immortalati sul Legnone
La salma di Dave Ashley, il pilota 49enne, padre di due figli, morto nell'incidente aereo dello scorso 16 marzo sul Monte Legnone, è stata restituita alla famiglia. Il nulla osta è arrivato, a 13 giorni dalla tragedia costata la vita all'ex top gun della RAF, dalla Procura dopo l'autopsia disposta nell'ambito delle indagini aperte per fare luce sulle cause dello schianto del jet levatosi in volo dalla pista dello stabilimento di Venegono Superiore della Leonardo, la società proprietaria del biposto. L'esame si è svolto nella giornata odierna a cura del consulente incaricato dal sostituto procuratore Andrea Figoni, titolare del fascicolo, presso l'Istituto di Medicina Legale di Milano. Gli esiti confluiranno in una compiuta relazione da depositarsi entro i prossimi 90 giorni.

Recuperata nel frattempo la così detta "scatola nera" dell'Alenia Aermacchi M-346. Il dispositivo - il cui nome tecnico è C.S.M.U.A ossia Crash Survival Memory Unit Assy - è stato prelevato dal Legnone e posto sotto sequestro così come il R.M.M. ossia il Remote Memoru Module. Entrambi i supporti saranno aperti e analizzati dal consulente aeronautico nominato dalla Procura. "Previo avviso alle parti" precisano dal quinto piano del Palazzo di Giustizia, facendo ovviamente riferimento ai legali della famiglia della vittima e del collaudatore della Leonardo ferito nell'incidente, ma lasciando forse anche trapelare che il fascicolo sul tavolo del dottor Figoni, aperto in prima battuta contro ignoti, possa aver già generato avvisi di garanzia.

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