Olginate: dall'1 la mostra 'Fragile ormeggio' approda a Maggianico

Dal 2 aprile al 1° maggio, al Circolo F.lli Figini in via dell’Armonia a Lecco (Maggianico) sarà ospitata la mostra "Fragile ormeggio. Dialogo tra immagini nel tempo", già esposta in Villa Sirtori a Olginate, che raccoglie alcune fotografie dell’archivio comunale accostandole a quelle realizzate da Giandomenico Spreafico. Le immagini esposte guardano al lago come a una fonte di informazioni storiche, ma anche di emozione e poesia.
La mostra, che sarà visitabile liberamente dal martedì alla domenica dalle 8.00 alle 22.00, conduce in un viaggio per immagini lungo le sponde dei laghi ma anche attraverso la loro storia: dal traghetto al ponte per attraversare il fiume, dalle lavandaie ai pescatori, dalla discarica del Lavello alle atmosfere sognanti delle nebbie mattutine. Le immagini conservate dal Comune di Olginate sono il frutto di una raccolta avviata nel 1984 in occasione della pubblicazione del libro “Olginate ieri ed oggi”, a cui parteciparono i cittadini tra i quali Giulio Corti, Luciano Crippa e Sergio Stucchi, che prestarono le proprie raccolte al fine di ricostruire attraverso le immagini la storia recente del paese.



Di queste fotografie ne sono esposte 6 che mostrano il traghetto (’24), il porto, piazza Garibaldi (’07) e gli edifici del fronte lago all’inizio del secolo, nonchè la cuccagna (’09), l’inaugurazione del ponte (’09-’27) e del nuovo argine (’53), le lavandaie sotto la torretta impegnate nel bucato sulla riva (’50). Le circa 20 istantanee di Giandomenico Spreafico, intitolate Poesia sul lago, Barche a riposo, Ormeggio, Inverno sul lago, Fragile ormeggio e Nebbie sul lago, sono invece orientate verso l’intimità del rapporto con l’ambiente lacustre. Infatti, sulle rive, la presenza umana assume un rilievo maggiore, da elemento statico in contemplazione del paesaggio fino alla vicinanza di alcuni ritratti in primo piano di pescatori al lavoro. Con questi, presentati sotto i titoli L’uomo delle reti e Lavori di pescatore (’78), Spreafico coglie la dimensione umana che abita la quotidianità del paesaggio.
L’apertura della mostra “Fragile ormeggio” si terrà venerdì 1° aprile alle ore 17.30. In quest’occasione sarà possibile incontrare il fotografo Giandomenico Spreafico e il curatore Daniele Re (Lumis Arte).



Giandomenico Spreafico (Lecco, 1936) è un fotografo autodidatta, che avvia il suo percorso amatoriale a vent’anni. Sin dall’inizio si orienta verso la fotografia paesaggistica, immortalando le montagne lecchesi, trovando nel bianco e nero la propria modalità espressiva privilegiata. Dagli anni ’60, dopo un primo periodo di studio del mezzo, dà pieno avvio alla sua indagine visiva del paesaggio, affiancata da un’intensa sperimentazione in camera oscura, che caratterizza la sua produzione fino al ’92. Giandomenico dedica alla fotografia ogni momento libero dal lavoro in fabbrica e la unisce alla sua grande passione per la montagna, che esplora in lunghe e impegnative escursioni e scalate. Negli anni percorre l’alta via della Val Malenco, affronta in diverse occasioni il Monte Bianco, dall’ascesa alla vetta fino alla traversata del ghiacciaio, mentre il Monte Rosa lo fronteggia per cinque volte.



Nel corso della sua produzione autoriale Spreafico ottiene circa 650 riconoscimenti nazionali e internazionali. La lunga e ricca serie viene avviata nel 1972 a Torino con l’onorificenza AFIAF acquisita in seguito alla partecipazione a diversi concorsi fotografici patrocinati dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) nei quali ottiene punteggi significativi che determinano l’attribuzione di tale riconoscimento. Da qui avranno avvio le successive partecipazioni a importanti contest che lo vedranno ammesso tra il 1973 e il 1985 a 247 concorsi nazionali e 61 internazionali, dai quali riceverà numerose premiazioni.



L’Associazione Lumis Arte, da parte sua, si dichiara felice di proseguire la sua attività curatoriale ed espositiva con la collaborazione del Comune di Olginate, che dopo averla ospitata nelle sale della storica Villa Sirtori presta le sue fotografie al Circolo di Maggianico. Il sodalizio è formato da osservatori della cultura contemporanea per progettare e realizzare eventi artistici, dando attenzione al valore scientifico, divulgativo e didattico, senza dimenticare il coinvolgimento emotivo di cui l’espressione artistica è capace. L'Associazione nasce per trovare soluzioni nuove alla comunicazione culturale, oltre a conservare e valorizzare gli archivi di artisti e fotografi, che rischierebbero di essere dimenticati.
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