Calolzio: in lockdown compra un telescopio, due anni di spettacolari astrofotografie per Simone Codega

Ognuno di noi ha affrontato il lockdown imposto, nella primavera 2020, dall'avvento impetuoso del Covid, a suo modo. C'è chi, chiuso in casa con i figli, è impazzato nel coniugare DAD e smart working, chi - dopo essersi accaparrato il lievito prenotando la spesa online a notte fondo - si è improvvisato panettiere e pasticcere e chi "per fuggire" dalla monotonia divano-bagno invece di pensare di rapire il cane del vicino per avere una scusa per fare quattro passi all'aria aperta ha messo a frutto le proprie passione. Se solo qualche giorno fa vi abbiamo parlato del giovane Emanuele Brena - ora neomaggiorenne, studente del Bertacchi di Lecco - che nella sua abitazione di Introbio, durante la pandemia, ha iniziato la sua produzione di poesie, riversando sulla carta le proprie emozioni, quest'oggi lo spazio è tutto per Simone Codega, originario di Premana ma calolziese d'adozione.

Simone con il suo telescopio sabato sera

Confinato - come tutti - tra le quattro mura di casa, ha "aggirato" il lockdown iniziando a guardare decisamente lontano. Impossibilitato a uscire ha deciso infatti che per lui era giunto il momento di acquistare un telescopio. Ma non uno strumento quasi giocattolo, come se ne regalano anche ai bambini affascinati da stelle e pianeti. Simone si è infatti dotato di un attrezzo in grado di riprendere i corpi celesti del sistema solare in alta risoluzione per poter effettuare delle vere e proprie astrofotografie planetarie.
Lo abbiamo incontrato sabato a Casargo, all'Alpe di Paglio, in una serata perfetta per la sua "attività": senza nuvole e senza nemmeno la luna. Giunto "in quota" nel pomeriggio, il premanese ha montato il suo telescopio nel parcheggio, aspettando poi il calare della notte per entrare in azione.

Nebulosa testa di cavallo e fiamma

Nebulosa di Orione

Per poter effettuare le "fotografie" il telescopio è dotato di una montatura motorizzata, una camera di ripresa planetaria, qualche filtro e un computer portatile. Bastano poi secondo Codega, alcune conoscenze di base di astronomia, tanta pazienza e voglia di scoprire.
In questi due anni ha potuto osservare e immortalare molte galassie, presenti in maggior parte in inverno e poi in estate quando "si alza la via Lattea ci sono le nebulose, più colorate e suggestive" spiega.

Cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko

Nebulosa scopa di strega

"La scelta di questo posto è dovuta al fatto che qui c'è il buio necessario per osservare il cielo - spiega Simone - Da casa mia a Calolziocorte invece ci sono troppe luci e il riflesso non lascia vedere bene".
Dal momento in cui è scesa la notte e fino a poco prima dell'alba Simone è rimasto all'Alpe di Paglio: occhio nel mirino per uno scatto dopo l'altro, da elaborare poi grazie ad uno specifico software per formare immagini come quelle che pubblichiamo, gentilmente messe a disposizione dei nostri lettori.

Galassia IC342

Galassia M101

Sabato oltre a Simone c'erano altri tre appassionati di astronomia del Planetario di Lecco con altrettanti telescopi "per godere della serata e divertirsi a guardare le stelle".
M.A.
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