Galbiate: per la CRI una nuova ambulanza e il 'van' di Massimo donato dalla famiglia


La "flotta" della sede operativa di Galbiate del Comitato del Comprensorio Lecchese della Croce Rossa di Galbiate si arricchisce di ulteriori due mezzi. Nel pomeriggio di sabato, dopo la merenda organizzata presso il quartier generale del gruppo, in piazza Don Carlo Gnocchi, dinnanzi alla chiesa parrocchiale del paese, il parroco don Erasmo ha benedetto una nuova ambulanza e un van attrezzato per il trasporto sanitario semplice anche di persone con disabilità. Entrambi sono frutto di un gesto d'amore.

L'autolettiga come ricordato anche dalla scritta inserita sulle fiancate è stata acquistata grazie al contributo di tutta la collettività, idealmente rappresentata dal sindaco Pier Giovanni Montanelli che, in fascia tricolore, a nome dunque di tutti i cittadini e le realtà galbiatesi che hanno concorso al raggiungimento dell'obiettivo, ha avuto l'onore di procedere al taglio del nastro, sotto gli occhi di una nutrita schiera di volontari capitanati dal responsabile della sede operativa Giuseppe Spreafico, dalla presidente della Cri di Lecco Giovanna Brambilla e dal dottor Mario Cerino, direttore della locale AAT 118.

L'altro mezzo, invece, dopo essere stato appositamente ricondizionato e "vestito" con i colori della Croce Rossa, è stato ceduto al gruppo dalla famiglia Cesana in ricordo di Massimo, galbiatese, classe 1968, strappato prematuramente ai suoi cari due anni fa da quella malattia che nel tempo l'ha consumato, senza minarne la voglia di vivere. "Pensando a lui, la prima cosa che ci è venuta in mente è stata la sua generosità. Quindi nella nostra famiglia è nato spontaneamente il pensiero di donare una delle cose che per Massimo erano più preziose: questa macchina gli permetteva di uscire di casa, di incontrare gli altri, di andare al lavoro" ha detto il fratello, prendendo la parola dopo lo zac fulmineo dato dalla mamma al nastro verde, bianco e rosso tirato dinnanzi al portellone del van, accarezzandone dolcemente il sedile, quasi a sentire ancora la presenza del figlio a bordo.

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"Questo mezzo ha rappresentato per lui la vita. Abbiamo pensato a tutte quelle persone che hanno difficoltà e chi - come voi volontari della Croce Rossa - dona la sua opera al prossimo. Abbiamo pensato alla comunità di Galbiate, il nostro paese. Per questo oggi è con gioia che festeggiamo questa donazione in nome e in ricordo di Massimo".

Scrosciante l'applauso dei presenti. Sentito poi il grazie della CRI con i ringraziamenti del referente a tutti coloro che sostengono il gruppo, oltre ovviamente ai suoi stessi volontari per le energie e il tempo investito per gli altri e ai famigliari, per privarsi di loro ogni qualvolta chiamati a indossare le giubbe rosse e a prendere servizio.

A.M.
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