Lecco: al Manzoni terzo presidio della CGIL a difesa della sanità pubblica

Si è tenuto questa mattina, giovedì 24 marzo, davanti all’ospedale Manzoni di Lecco il presidio CGIL a difesa della sanità pubblica. Si è trattato del terzo momento programmato all'esterno dei nosocomi della provincia. In prima linea sempre presente il referente Catello Tramparulo, che dopo Bellano e Merate ha voluto portare anche a Lecco l’attenzione dei cittadini su ciò che sta accadendo alla sanità pubblica provinciale e regionale.

“Le motivazioni di questo terzo presidio sono sempre le stesse” ha spiegato. “Il tema è la difesa della sanità pubblica contro ogni politica di esternalizzazione e di appalti. Nelle nostre strutture esistono dei reparti già storicamente appaltati, come l’ortopedia di Lecco. Noi non abbiamo niente contro i lavoratori, naturalmente, ma ci chiediamo perché ASST si ostina a mantenere un reparto in appalto. Si aggiunga anche il caso del pronto soccorso di Merate che vede la presenza di medici di cooperative, dunque non assunti da ASST. La preoccupazione del sindacato sta in questo: come è possibile che le attività dirette debbano continuare ad essere affidate a soggetti terzi? Il rischio è che questa politica con il tempo si possa anche allargare. Vorremo che negli ospedali ci fossero solamente lavoratori assunti con il contratto della sanità pubblica”.
Il pensiero poi è andato alla riforma sanitaria regionale e alle case di comunità con l'interrogativo su come e dove verrà reclutato il personale dato che già prima della pandemia la situazione a livello di organico era in forte sofferenza. “Non vorremmo che per assenza di personale magari si pensi di chiedere di nuovo al privato. L’allarme che lanciamo è fermare quel paradigma che dice che se ti vuoi curare, per fare prima, vai dal privato. Abbiamo distribuito volantini a tanti cittadini per cercare di sensibilizzarli, ma la risposta ora ce l’aspettiamo dalla politica”.
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