Per pagare il bus basterà il cellulare, inizia la rivoluzione elettronica di Linee Lecco

Una rivoluzione elettronica per i biglietti degli autobus di Linee Lecco. Già prima di Pasqua si potrà pagare direttamente a bordo utilizzando la carta di credito, mentre in estate sarà avviata la sperimentazione della bigliettazione elettronica con la progressiva sparizione dei tradizionali biglietti di carta. Una rivoluzione che sarà presentata ufficialmente in municipio nella giornata del 7 aprile e che è stata anticipata nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede della società dei bus cittadini con l’intervento del presidente Mauro Frigerio, del direttore Salvatore Cappello e anche del sindaco Mauro Gattinoni.
Si chiama “Emv” il sistema che consentirà di utilizzare carte di pagamento elettroniche o lo smartphone per l’acquisto dei biglietti. Inizialmente vi sarà una fase sperimentale in cui sarà possibile acquistare a bordo il solo biglietto di corsa singola. Un’innovazione che necessità anche nuove dotazioni per il personale di servizio, in particolare i controllori che potranno verificare elettronicamente l’avvenuto pagamento.

Il direttore di Linee Lecco Salvatore Cappello

Fase sperimentale, della durata di sei mesi, anche per la bigliettazione elettronica vera e propria per la quale già da tempo era stata effettuata la gara di appalto per affidare la messa a punto del sistema a una società specializzata (l’americana Conduent). Si dovrebbe cominciare nel corso dell’estate. I biglietti di carta saranno sostituiti da tesserini elettronici ricaricabili (ma anche smartphone e altre possibilità che saranno individuate). In futuro si potrebbe addirittura arrivare all’acquisto sui bus dei biglietti integrati (autobus più treno, per intenderci), al momento non ancora possibile perché naturalmente richiede una riorganizzazione dell’intero sistema di pagamento regionale. Su quaranta autobus arancioni circolanti in città sono stati installati 67 validatori, le macchinette che consentono la lettura delle carte e dei nuovi tesserini che saranno in distribuzione nelle tabaccherie. Anche in questo caso, durante la fase di sperimentazione si potrà acquistare il biglietto di corsa semplice.
Il processo di innovazione significa anche la raccolta elettronica di una serie di dati degli utenti che se da un lato consentirà di fornire notizie utili, per esempio la provenienza dei passeggeri, sotto l’aspetto commerciale e turistico. Ma ciò comporta anche la necessità di salvaguardia della privacy degli utenti, con la protezione di tutti i dati immagazzinati dai server di Linee Lecco che dovrà quindi predisporre un adeguato sistema di difesa.

Le nuove "macchinette"  installate a bordo dei bus cittadini

In tema di dati, in questo caso più impersonali, vi è anche il perfezionamento del sistema di contapasseggeri installato ormai su tutti i bus in circolazione e che era già stato presentato lo scorso mese di dicembre in occasione dell’inaugurazione del nuovo parcheggio sull’area della Piccola. Sul display frontale, oltre al percorso viene infatti anche indicato il numero di posti disponibili in quel momento sul bus ( e adeguato anche alle norme anticovid  che, a seconda dei picchi pandemici, prevede una riduzione della capienza dei mezzi pubblici anche al 50% della disponibilità). Un’indicazione comoda per gli utenti, certo, ma in realtà l’aspetto di maggiore utilità per l’azienda è che consente di misurare alla precisione l’utilizzo dei bus: le fermate, le fasce orarie e i tragitti più frequentato. Una serie di indicazione preziosa per una migliore programmazione del servizio. «Se penso che negli anni Settanta – dice sorridente il direttore Cappello – andavo io di persona sui bus a contare i passeggeri…».
La rivoluzione elettronica nel suo complesso comporta un investimento di almeno un milione di euro, una parte coperta dalla Regione (che potrebbe corrispondere alla società lecchese il 50% della spesa di 762mila euro prevista per la bigliettazione elettronica), ma una cifra complessiva alla quale si dovranno anche aggiungere i costi di altri interventi, dalla formazione del personale alle procedure di sicurezza appunto per la salvaguardia dei dati sensibili. «Anche se noi siamo una piccola realtà», chiosa il presidente Frigerio per tranquillizzare e tranquillizzarsi dopo l’assalto hacker ai sistemi informatici di Trenitalia che nella giornata di mercoledì ha paralizzato le biglietterie nelle stazioni anche nel nostro territorio.
Da parte sua, il sindaco Gattinoni ha invitato a guardare le singole iniziative come parte di una strategia più ampia che ha l’obiettivo di «alleggerire il traffico in città e rendere davvero praticabili le alternative all’uso dell’auto privata», strategia che contempla una politica per i parcheggi e l’iniziativa del bus gratuito per gli i giovani residenti in città e il cosiddetto sharing (biciclette, monopattini, minicar) da implementare. «Ragionando – ha concluso il primo cittadino – su scala sovraccomunale, a un bacino di 80mila abitanti per predisporre un Piano urbano di mobilità sostenibile (Pums, l’acronimo utilizzato dagli addetti ai lavori, ndr) che è obbligatorio per le città al di sopra dei 100mila abitanti ma che noi vogliamo comunque predisporre».
D.C.
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