Beppe Mambretti e Giancarlo Perego con il pullmino dell'oratorio di Maggianico in Polonia per portare aiuti agli ucraini in fuga

Da Lecco a Cracovia per portare aiuti ai profughi ucraini. Si sta per concludere la "spedizione" in Polonia di Beppe Mambretti e Giancarlo Perego, partiti alla volta dell'est Europa con l'organizzazione no profit Mission Bambini - che nei mesi scorsi ha "rilevato" l'attività della Carovana del Sorriso - per consegnare medicinali, vestiti nuovi, giocattoli, prodotti per l'igiene e alimenti per neonati al "supermercato dei rifugiati", dove coloro che scappano dalla guerra, semplicemente presentando il proprio passaporto, hanno la possibilità di ricevere tutto il necessario per superare questo tragico momento di emergenza umanitaria.

Beppe Mambretti e Giancarlo Perego in partenza da Lecco

Il gruppo alla partenza

Partiti lunedì da Milano insieme ad altri volontari di Torino e Varese, i due lecchesi, a bordo di un furgone gentilmente concesso dall'Oratorio di Maggianico, hanno attraversato mezza Europa fino ad arrivare a Cracovia, portando con sè tutto quanto raccolto grazie principalmente alla generosità di tante aziende vicine alla Fondazione e ad altri contributi di privati.
Il convoglio - per un totale di tre pullmini - ha raggiunto nello specifico le sedi dei partner locali Internationaler Bund Polska e Jewish Community Centre Krakow, che dallo scoppio del conflitto si stanno occupando di garantire il necessario supporto a mamme e bambini in fuga dall'Ucraina offrendo accoglienza, servizi sociali e informazioni pratiche.

Il confezionamento dei pacchi

In particolare, i prodotti raccolti da Mission Bambini sono stati destinati a Szafa Dobra, guardaroba solidale che Internationaler Bund Polska ha allestito nei suoi locali per la distribuzione di abiti e kit igienici con spogliatoi e uno spazio dedicato ai più piccoli con giochi per intrattenerli, e a Mama Sradomska, 2.500 metri quadrati che JCC Krakow ha interamente dedicato all'accoglienza di mamme e bambini. In questo spazio viene fornita anche assistenza psicologica e orientamento, corsi di inglese per le donne e attività per i piccoli, grazie a personale specializzato.

Foto scattata all'arrivo a destinazione

"La città di Cracovia in sè è tranquilla, in alcune zone si incrociano anche diversi turisti, ma è impressionante vedere la "macchina" di solidarietà che è stata attivata per i rifugiati ucraini" ha commentato il lecchese Beppe Mambretti, da anni impegnato nel volontariato in particolare in Tanzania, sinceramente colpito tanto dalla tristezza che regna negli spazi allestiti sul posto - divenuti rifugi per centinaia di persone - quanto dalla gratitudine scorte nei volti delle mamme fuggite dalla violenza del conflitto in cerca di un po' di serenità per loro e i loro figli piccoli. "In casi come questi, le parole servono a poco. È meglio limitarsi a fare una carezza ai bimbi, cercando di trasmettere loro affetto e vicinanza. Le conseguenze della guerra vengono sempre pagate dagli innocenti, da chi non ha nessuna colpa. Noi possiamo solo cercare di fare la nostra parte per aiutare chi sta soffrendo. Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questa missione umanitaria e, per quanto riguarda il lecchese, l'Oratorio di Maggianico che ha messo a disposizione il furgone sul quale abbiamo viaggiato io e Giancarlo. Se tutto va bene, forse domani potremmo rientrare in Italia".

Il gruppo con la bandiera ucraina

Intanto Mission Bambini, che in 22 anni di attività ha aiutato 1.4 milioni di minori grazie a oltre 1.900 progetti in Italia e in altri 74 Paesi del mondo, ha attivato una raccolta fondi appositamente dedicata all'emergenza ucraina.
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B.P.
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