Guerra, dipendenza energetica e biciclette

Gentilissimo Sindaco,
Gentili assessore e assessori,
in questi cupi giorni di guerra l’Italia e l’Unione Europea hanno fatto una chiara scelta di campo: l’isolamento economico dell’aggressore, strumento non-violento di grande efficacia. Mentre il nostro Governo e l’Unione Europea stanno elaborando strategie energetiche di emergenza, voi Sindaci e giunte comunali avete la possibilità di fare molto, da subito. L’azione più semplice, rapida e razionale è ridurre in modo deciso gli sprechi energetici, a cominciare dalla mobilità urbana, i cui spostamenti avvengono ancora con l’auto privata e per tragitti brevissimi, inferiori ai tre chilometri. Negli anni ’70 abbiamo già sperimentato una crisi petrolifera e, per affrontarla, si adottarono alcune soluzioni alternative di cui, alcuni di noi, serbano un ricordo quasi folcloristico. Tuttavia l’Olanda colse quella crisi come occasione per cambiare radicalmente il modello di mobilità quotidiana, puntando strutturalmente sull’uso della bicicletta. Negli ultimi anni il mondo ha cominciato a guardare sempre più a quel modello alternativo come alla soluzione più semplice ed economica ai crescenti problemi derivanti da una mobilità sbilanciata sull’auto privata: traffico, parcheggi sempre insufficienti, malattie da sedentarietà e da smog, costi umani e sociali per incidentalità, oltre alla dipendenza energetica e all’enorme problema globale della crisi climatica. In questi ultimi due anni si è registrata una grande diffusione delle biciclette muscolari e a pedalata assistita. Queste ultime consentono a tutti, e a tutte le età, di pedalare anche in presenza dei dislivelli tipici della nostra città, permettendo di percorrere tragitti più lunghi, con consumi infinitesimali rispetto a qualsiasi auto, anche elettrica. Di fronte a questa nuova crisi voi amministratori e amministratrici comunali potete fare la differenza già nel breve termine e offrire ai vostri cittadini e alle vostre cittadine la libertà di poter scegliere un modello di mobilità alternativa. A seguito della pandemia lo Stato vi ha messo a disposizione nuovi strumenti leggeri, rapidi e a bassissimo costo, già da tempo diffusi in altre nazioni europee che dunque potete adottare, da subito, in modo diffuso e sistematico: corsie ciclabili, strade urbane ciclabili E bis, case avanzate, doppio senso ciclabile, strade scolastiche, aumento delle Zone 30.
La nostra città può vantare uno dei migliori Piedibus d’Italia al quale potrebbe essere affiancato un servizio di Bicicbus, anche in via sperimentale. Avete dunque nelle vostre mani la responsabilità e il potere di una scelta che contribuisca alla sicurezza strategica del Paese e del pianeta in modo da coniugare la tutela della salute e la rigenerazione urbana. Una risposta concreta, quindi, alla pressante richiesta delle giovani generazioni di contrastare la crisi climatica globale.
 Anche i 193 membri dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite hanno adottato, martedì 15 marzo ‘22, una risoluzione sulla diffusione delle biciclette come strumento per combattere i cambiamenti climatici. Secondo la risoluzione, promuovere l'uso della bicicletta, e una maggiore sicurezza stradale, contribuiranno a raggiungere «uno sviluppo sostenibile, compresa la riduzione delle emissioni di gas serra».
La decisione invita gli Stati membri a «prestare particolare attenzione all'uso delle biciclette attraverso strategie di sviluppo, compresi i servizi di sharing» e «nei programmi e nelle politiche di sviluppo nazionali, regionali e internazionali» ove possibile. Nella nostra città sono in atto grandi cambiamenti strutturali volti al miglioramento della mobilità urbana e della pedonalizzazione di alcune zone. Sappiamo che sono in fase di realizzazione il PUMS e il Biciplan; conosciamo le numerose iniziative di promozione dell’uso del trasporto pubblico. Questi sono segnali estremamente positivi che ci inducono a pensare che Lecco abbia davvero imboccato una strada progettuale e moderna, volta a realizzare una mobilità urbana sostenibile . Sappiamo che queste trasformazioni richiedono tempo e denaro ma noi di Fiab-LeccoCiclabile siamo al vostro fianco in questo processo di rinnovamento e di crescita.
Vi ringraziamo per l’attenzione.
Cordiali saluti.
Fiab-LeccoCiclabile aps - Paola Schiesaro
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