Lecco: presentato il triennale delle opere pubbliche ma fa rumore ciò che non c'è

L'assessore Maria Sacchi
È stato presentato mercoledì sera in commissione I il piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Lecco: un piano da 34,2 milioni di euro, ha sottolineato l’assessore Maria Sacchi, a cui va aggiunto il valore delle opere già messe in cantiere per 12,3 milioni. Le due principali opere che interesseranno la città per i prossimi anni - come orma arcinoto - sono il nuovo lungolago e la riqualificazione dell’area della Piccola. Per quanto riguarda il water front sono stati stanziati dieci milioni di euro per il tratto centrale, quello che va dalla Canottieri alle Caviate, il cui progetto definitivo arriverà a maggio. Per la ristrutturazione delle due stecche dell’ex scalo, serviranno invece 4 milioni e la fase di progettazione è già in corso. Altre riqualificazioni importanti sono rappresentate da villa Manzoni, che era stata finanziata per 5,2 milioni di euro (è in corso la redazione del progetto definitivo) e dal centro sportivo del Bione, dove saranno spesi due milioni sugli spazi esterni per l’illuminazione della pista di atletica e la realizzazione dello spogliatoio 1 (al posto del campus, che è stato posticipato).

Tra le nuove iniziative c’è un finanziamento ottenuto con un bando regionale per le valorizzazioni delle aree esterne, che serviranno per riqualificare il parchetto sotto il centro sociale Pertini di Germanedo e la realizzazione di due aree lungo la ciclabile per svolgere attività fisica, una a Pescarenico, poco prima dell’Addio monti e una nella zona del Palataurus. Sono stati stanziati 300mila euro per la sistemazione dei ponti sulle foci di Caldone e Gerenzone, rispettivamente vicino alla Canottieri e vicino alla statua di San Nicolò, con inizio lavori previsto a maggio e consegna cantiere ad ottobre. Verrà poi messa in sicurezza dal punto di vista sismico la scuola elementare Carducci di Castello con un intervento da 1,1 milioni di euro e sarà restaurato il cimitero di Acquate. “Siamo in attesa di partire per la gara” ha detto Sacchi.

Stanziamenti anche per il raddoppio della pista ciclabile Bione-Rivabella (dovrebbe arrivare il progetto definitivo a settembre di quest’anno) e per il raccordo tra la pista ciclabile e la stazione ferroviaria di Maggianico. Continueranno nei prossimi mesi i lavori sulla rete paramassi e sono iniziati la scorsa settimana quelli sulle aree esterne del Bertacchi per 500mila euro. Altri soldi serviranno poi per concludere i lavori al Tribunale (8 milioni), al Teatro della società (3 milioni), per il Dehors a Pescarenico (75mila euro) e le passerelle sul Caldone e sul Gerenzone (730mila euro), in particolare servirà un intervento ulteriore in via Carlo Porta, dove si faranno delle opere complementari per ridisegnare l’area a Nord e creare una sorta di piazzetta. I lavori saranno conclusi per entrambe le opere a maggio. Altro ostacolo invece al Teatro della società: se tutte le aree dove era stato trovato amianto sono state bonificate e la ATS ha inviato la piena restituibili all’uso, è stato trovato ulteriore amianto compatto nelle oltre 50 bocchette di aerazione presenti sopra ogni porta del palchetto e andrà bonificato anch’esso.

Oltre alle risorse messe per le opere pubbliche, per il 2022 ci sono 3 milioni a disposizione, così suddivisi: 1.130.000 euro destanti agli interventi di manutenzione per i fabbricati, 800mila euro per la manutenzione del verde, 680mila euro per la manutenzione delle strade, 120mila euro per la manutenzione dei giochi e dell’arredo urbano, 260mila euro extra canone per l’illuminazione pubblica.

“Siamo lì ancora a guardare a quello che avete ereditato, grandi opere non ce sono. Siamo ancora qui a parlare di tribunale, di Teatro della società, di passerelle - ha commentato il portavoce di Appello per Lecco Corrado Valsecchi - Ma il vero problema non è quello che c’è, lo conosciamo da anni e sappiamo che deve essere realizzato, il problema è quello che non c’è. I mutui sono a zero e questo perché è sparita la questione del nuovo municipio e qualcuno prima o poi dovrà dirci qualcosa di questo benedetto municipio: è ancora all’ordine del giorno o state pensando qualcosa di diverso?”.
A rincarare la dose il forzista Emilio Minuzzo: “Le grandi novità sono i ritardi delle giunte Brivio, quello che c’è sul menù c’era anche in precedenza. Il cambio di passo doveva essere iniziato da un anno e mezzo e non se ne vede l’ombra, stiamo parlando di interventi vetusti. Trovo doppiamente grave che non ci sia nessun riferimento al palazzo comunale: siccome è una voce pesante, che incide sulla funzionalità, sulla sicurezza, sugli impegni di spesa e anche sul piano delle alienazioni, avremmo dovuto già affrontarlo”.
D’accordo anche Filippo Boscagli: “Si tratta di un’operazione di così grande portata, che vincolerà il bilancio per anni, che devo dare per scontato che questa cosa non verrà presentata per i prossimi anni”. Andrea Corti (Lega) ha definito il piano “un documento statico, sempre impantanato sugli stessi obiettivi”.
Di diverso avviso naturalmente la maggioranza, con la dem Anna Sanseverino che ha accusato i colleghi di opposizione di essersi soffermati sull’unica cosa che nel piano non c’è “per non riconoscere quanto l’amministrazione sta facendo”. Da Fattore Lecco Paola Frigerio ha detto che “l’amministrazione si sta muovendo nella giusta direzione”, mentre Saulo Sangalli ha riconosciuto “che l’assessore e la giunta stanno mettendo grande determinazione nel prendere l’impegno di portare a termine le opere”. Anche l’assessore Sacchi ha voluto replicare che il “48% per cento delle opere previste dal piano sono completamente nuove” e che anche per quello ereditate “spesso ci si è trovati a partire da zero perché non c’era neanche il progetto”.
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