Al Manzoni di Lecco tecniche e strumentazioni d'avanguardia per la cura dei tumori della prostata. Visite gratuite il 18 e il 25

L'importanza della prevenzione e della diagnosi del tumore alla prostata è stata l'occasione che questa mattina ha raccolto presso l'aula magna dell'Ospedale Manzoni di Lecco l'équipe che si occupa a 360 gradi dei pazienti che necessitano questa tipologia di cure. L'ospedale lecchese infatti, dopo il recente ottenimento del Bollino Azzurro - insieme a quello rosa, già presente - da parte della Fondazione Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere, in occasione della Festa del Papà, ha organizzato un fine settimana di sensibilizzazione della popolazione sul tumore alla prostata con servizi gratuiti clinico-diagnostici e informativi.

Salvatore Scuzzarella, Paolo Favini, Antonio Ardizzoia e Carlo Soatti

 

A presentare i numeri di questa tipologia di tumore è stato il dott. Antonio Ardizzoia, Direttore del dipartimento oncologico dell'ospedale Manzoni. la patologia colpisce moltissime persone, solo nel biennio 2020-2021 sono stati diagnosticati circa 564mila casi. "Costituisce circa il 30-35% di tutti i tumori" ha affermato il dott. Ardizzoia, "ma a fronte di questo dato abbiamo un indice di sopravvivenza molto elevato. In questi ultimi anni ci sono stati grossi miglioramenti dal punto di vista sia scientifico che a livello chirurgico e oncoterapico". L'ospedale sta lavorando ad una personalizzazione della cura, grazie alla collaborazione con il dipartimento di anatomia patologica - quest'oggi rappresentato dalla dott.ssa Cristina Riva - e ad un lavoro di squadra tra le diverse discipline. "Il riconoscimento del Bollino Azzurro ha evidenziato questo nostro sforzo, tanto che a breve riusciremo ad avere una prost-unit insieme alla breast-unit" ha continuato nella sua illustrazione il dott. Ardizzoia. "Infatti la gestione del tumore è cambiata in questi ultimi anni, così come la gestione del malato". Il numero dei pazienti operati all'anno è di 130 soggetti che vengono operati con tecniche robotiche, a fronte delle 209 diagnosi totali: infatti una "presa in tempo" della malattia può anche evitare l'operazione, grazie allo sviluppo negli ultimi anni di nuove terapie farmacologiche.
La prostata, ghiandola che differenzia il sesso maschile da quello femminile a livello urinario, crea diverse patologie proprio per la sua particolare ubicazione. Spesso quando viene diagnosticata la patologia tumorale i pazienti non presentano sintomi: da qui l'importanza della prevenzione.

"Se viene scoperto in tempo" ha dichiarato il dott. Salvatore Scuzzarella, Direttore del reparto di Urologia del Manzoni, "i pazienti hanno la possibilità di decidere quale strategia di cura intraprendere, a parte rari casi". L'ospedale di Lecco al momento è uno dei migliori in Italia nel trattamento della patologia: "Lavoro con piacere in questa struttura perchè mi sento di essere circondato da colleghi che mi aiutano molto nella risoluzione dei problemi del paziente a 360 gradi" ha continuato il direttore di Urologia, "e siamo una delle strutture con la tecnologia più all'avanguardia in tutta Italia, dall'utilizzo del robot Da Vinci alla radioterapia con tecniche mini invasive. Non c'è nulla che noi non possiamo fare rispetto ad altre aziende e infatti i numeri parlano". Il Robot in dotazione alla struttura non è così comune in tutti gli ospedali italiani, tant'è che è presente solo nelle aziende ospedaliere più grandi; permette al chirurgo di accorciare i tempi delle operazioni, che vengono svolte con tecnica laparoscopica, oltre a semplificare interventi molto invasivi e al paziente di avere recuperi post operatori molto più brevi. "Questo genere di tecnologie sono il futuro della chirurgia, un futuro che è già presente a Lecco e che viene utilizzato quotidianamente in più ambiti, tanto che gli ospedali vicini vorrebbero portare qui i loro pazienti" ha concluso il dott. Scuzzarella.

Un'avanguardia della struttura sottolineata anche dal dott. Carlo Soatti, direttore della Radioterapia, che non solo ha anticipato l'arrivo di nuove apparecchiature grazie ai fondi del pnrr e della Direzione, ma ha spiegato la terapia innovativa con cui vengono trattati i tumori alla prostata, la brachiterapia hdr. Questa tecnica, presente solamente in altre quattro strutture italiane - oltre a Lecco, al Pascale di Napoli, ai Civili di Brescia, all'Istituto Tumori di Milano e al Gemelli di Roma - è una procedura simile alla biopsia: "si lasciano all'interno della prostata dai 18 ai 22 aghi cavi vuoti collegati a un macchinario di radioterapia. Sapendo quali siano le zone in cui è localizzata la malattia si lascia per poco tempo a contatto la sostanza radioattiva con il tessuto. Questo permette al paziente un recupero di poche ore: in questo momento il paziente viene ricoverato il lunedì e entro il martedì pomeriggio viene dimesso, dopo 15 giorni viene poi rifatta la terapia".
L'impegno dell'ASST di Lecco è concentrato anche sulla prevenzione: il direttore generale Paolo Favini ha infatti sottolineato che l'Azienda ha la possibilità di dare tutto quello che serve ai suoi pazienti, che trovano, riprendendo le parole del DG, "il top di ciò che il mercato sanitario può offrire in Italia".
La volontà dell'equipe che lavora per curare il tumore alla prostata è quello di scavalcare quel retaggio culturale che spinge l'uomo a non prendersi cura del proprio corpo. "La realtà è che noi uomini abbiamo paura" ha affermato il dott. Scuzzarella, "a differenza della donna, che è più attenta all'attività di prevenzione, perchè affronta la malattia in maniera completamente differente avendo uno spirito più battagliero. Infatti sono le donne a portarmi nella maggior parte dei casi i pazienti: è raro che io visiti un soggetto senza una presenza femminile al suo fianco. Vorrei con questa iniziativa che sia l'uomo prendere in mano la patologia e che trasmettesse la cultura della prevenzione anche ai propri figli".
Come dicevamo, la Fondazione Onda ha previsto l'organizzazione della giornata di venerdì 18 marzo dalle 9 alle 16 per visite specialistiche e colloqui gratuiti per un inquadramento urologico-andrologico. "Abbiamo avuto un numero di richieste superiori a 60 per questa data" ha dichiarato la referente aziendale dei Bollini rosa/azzurri Luciarosa Olivadoti, "per questo abbiamo introdotto una nuova data, prevista per il 25 marzo". Il giorno 18 saranno attivi due ambulatori presso l'Ospedale di Lecco con rispettive equipe che si prenderanno cura dei pazienti. "La Fondazione ha anche previsto l'affissione in bacheca aziendale di questa iniziativa anche per dare visibilità e conoscenza ai nostri professionisti".
Beatrice Frigerio
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.