Alenia Aermacchi T-346A: che tipo di aereo è? Le caratteristiche del mezzo precipitato
Alenia Aermacchi M-346 (denominato T-346A dall'Aeronautica Militare): è il modello dell'aereo schiantatosi sul Monte Legnone nella tarda mattinata odierna.
L'M-346 ha un'apertura alare di 9,72 metri e una lunghezza di 11,49 metri. Può raggiungere una velocità massima in volo livellato di 1.093 chilometri orari e alzarsi a una quota operatica di 13.715 metri. Entrando nello specifico, conta su una propulsione di due turboventole Honeywell F124-GA-200 turbofans e vanta una spinta di 2 X 2.850 chilogrammi.
Un'altra sua caratteristica è la versatilità. L'M-346 può ricoprire efficacemente i ruoli di "aggressor", per le esercitazioni, e di "companion", per mantenere un adeguato livello di prontezza operativa dei piloti da combattimento, garantendo alle forze aeree massima efficienza, efficacia, comunanza, flessibilità operativa e capacità di addestramento al combattimento.
Secondo il sito specializzato Aviation Report l'M-346 è il punto di forza della nuova accademia internazionale di volo promossa da Leonardo. E' stato scelto per l'addestramento avanzato dei piloti da Germania, Giappone e Qatar. Esiste anche una versione per i combattimenti, l'M-346 FA (Fighter attack), già ordinato da un cliente internazionale.
E' il modello più simile ai velivoli da combattimento ma ha costi minori rispetto ai cosiddetti "caccia di prima linea", sia in termini di prezzo sia in termini di alimentazione (e quindi di costo per ora di volo). I piloti lo impiegano per addestrarsi alle tattiche di combattimento e difesa, prima di salire su altri modelli come l'Eurofighter Typhoon o l'F-35.
Fra i contratti firmati per la vendita dell'M-346 da Leonardo c'è anche quello con l'aeronautica italiana (il velivolo precipitato, a quanto pare, era invece destinato all'esportazione). In questa sua versione ha assunto il codice di T-346A, venendo presentati nel 2010 nello stabilimento di Venegono Superiore, storica fabbrica di Aermacchi. Secondo il sito dell'Aeronautica l'aereo è in dotazione al 61° Stormo di Galatina ed è utilizzato per la fase quattro dell'addestramento, propedeutica al successivo impiego sui velivoli Fighters.
Un velivolo considerato uno dei gioielli dell'industria aeronautica italiana in servizio con le forze aeree di Israele, Polonia e Singapore, oltre che ovviamente del nostro Paese; a produrlo la Leonardo, (l'ex Aermacchi) con base a Venegono Superiore (Varese), che sul proprio sito specifica come il mezzo venga utilizzato ''per offrire un'ampia capacità di formazione e garantire un'affidabilità a lungo termine".
Immagine tratta da Wikipedia
Le caratteristiche tecniche:L'M-346 ha un'apertura alare di 9,72 metri e una lunghezza di 11,49 metri. Può raggiungere una velocità massima in volo livellato di 1.093 chilometri orari e alzarsi a una quota operatica di 13.715 metri. Entrando nello specifico, conta su una propulsione di due turboventole Honeywell F124-GA-200 turbofans e vanta una spinta di 2 X 2.850 chilogrammi.
Un'altra sua caratteristica è la versatilità. L'M-346 può ricoprire efficacemente i ruoli di "aggressor", per le esercitazioni, e di "companion", per mantenere un adeguato livello di prontezza operativa dei piloti da combattimento, garantendo alle forze aeree massima efficienza, efficacia, comunanza, flessibilità operativa e capacità di addestramento al combattimento.
Secondo il sito specializzato Aviation Report l'M-346 è il punto di forza della nuova accademia internazionale di volo promossa da Leonardo. E' stato scelto per l'addestramento avanzato dei piloti da Germania, Giappone e Qatar. Esiste anche una versione per i combattimenti, l'M-346 FA (Fighter attack), già ordinato da un cliente internazionale.
E' il modello più simile ai velivoli da combattimento ma ha costi minori rispetto ai cosiddetti "caccia di prima linea", sia in termini di prezzo sia in termini di alimentazione (e quindi di costo per ora di volo). I piloti lo impiegano per addestrarsi alle tattiche di combattimento e difesa, prima di salire su altri modelli come l'Eurofighter Typhoon o l'F-35.
Fra i contratti firmati per la vendita dell'M-346 da Leonardo c'è anche quello con l'aeronautica italiana (il velivolo precipitato, a quanto pare, era invece destinato all'esportazione). In questa sua versione ha assunto il codice di T-346A, venendo presentati nel 2010 nello stabilimento di Venegono Superiore, storica fabbrica di Aermacchi. Secondo il sito dell'Aeronautica l'aereo è in dotazione al 61° Stormo di Galatina ed è utilizzato per la fase quattro dell'addestramento, propedeutica al successivo impiego sui velivoli Fighters.
