Amarcord: i pareggi con la Juventus nel campionato con Di Giacomo

“Polvere di stelle” con i ricordi della serie A intorno all’incontro dei blucelesti con la Juve under 23 che sarà al Rigamonti Ceppi mercoledì 16 marzo, alle ore 18. Possono ricordare quel campionato 1961/1962, sessanta anni or sono, i tifosi, gli sportivi più anziani e fedeli. E’ stato il secondo campionato in serie A del Calcio Lecco: era stato confermato all’inizio allenatore Angelo Piccioli (protagonista della storica promozione del 1959/1960), ma alla 19^ giornata subentrò Dino Achilli, già “colonna” dell’Inter e della Nazionale.
Il campionato 1961/1962 era iniziato bene per il Lecco, imbattuto sino alla 6^ giornata: nella parte iniziale del torneo: aveva ottenuto cinque pareggi con Padova, Bologna, Juventus, Spal e Torino. Il pareggio con i bianconeri avvenne nella 3^ giornata di campionato, a Torino, con il risultato finale di 2 a 2. Per la Juventus segnarono Mora e Sivori; per il Lecco Di Giacomo e Cardarelli.
Analogo risultato, 2 a 2, fu quello del girone di ritorno, disputato a Lecco il 7 gennaio 1962. Al termine del primo tempo i padroni di casa perdevano per 2 reti a 0, con i goals di Mazzia e Nicolè; pareggio con una memorabile ripresa, grazie alle marcature di Di Giacomo e Duzioni.

Una formazione del Lecco nel campionato 1961/1962.
Si riconoscono, da sinistra in piedi: Pasinato, Lindskog, Abbadie, Cardarelli, Bruschini, Gotti;
(accosciati) Savioni, Duzioni, Galbiati, Facca, Di Giacomo

In quella annata calcistica, sempre 1961/1962, il Lecco incontrò una terza volta la Juventus, nei quarti di finale di Coppa Italia: si giocò a Torino il 30 aprile1962 e questa volta la vittoria dei bianconeri fu netta per 3 a 0, con Nicolè, Charles e Stacchini.
Quel secondo campionato di A è ricordato nella storia bluceleste per le 14 reti segnate da Beniamino Di Giacomo. Quest’ultimo andò a segno in entrambe le partite di campionato con la Juventus: quella della 3^ giornata del girone d’andata e quella del 7 gennaio 1962, con il ritorno. Nonostante le marcature di Di Giacomo il Lecco retrocesse in serie B. Tornerà in A per quella che è stata, sinora, l’ultima volta nel campionato 1966/1967.
Nel torneo di Coppa Italia il Lecco aveva superato i turni eliminatori battendo il Bari per 3 a 2 (marcature di Gotti, Panza e Clerici) e per 4 a 1 il Modena con Savioni, 2 reti di Lindskog ed 1 di Abbadie.

Di Giacomo entra in porta con il pallone

Di Giacomo risultò vincitore dell’apposita Coppa riservata al migliore atleta bluceleste dell’anno sulla base di una classifica che si otteneva attraverso i voti dati ad ogni singolo giocatore da giornalisti lecchesi e non presenti in tribuna stampa. La consegna del trofeo avvenne alla fine del campionato 1962 e le note di cronaca sottolineano che Di Giacomo festeggiò anche il primo compleanno della piccola Manuela “deliziosa bimba in braccio al papà”. Alla domanda “L’aria di Lecco le ha fatto bene?”. Di giacomo rispose “Posso proprio affermarlo in tutti i sensi, d’altra parte sono anche convinto che ora, con la forza di volontà, si può riuscire a raggiungere ogni ragionato obiettivo. Certo che se vado via da Lecco non so se troverò gente come questa”. Di Giacomo lasciò Lecco per il Torino, ma con i granata rimase poco passando all’Inter dove è stato tra i protagonisti del primo scudetto vinto dal “mago” Helenio Herrera. Nel 1964, quando era all’Inter, Di Giacomo venne convocato in Nazionale per la partita contro la Danimarca.
Nel Lecco del 1961/1962 c’è da aggiungere che il compianto giornalista sportivo Sergio Frigerio aveva scritto nel suo diario “Per 14 volte Di Giacomo ha violato le reti avversarie, in 17 occasioni ha colto i legni della porta”. Un bel bottino! Di Giacomo, classe 1935, marchigiano di nascita risiede ora in provincia di Macerata.
A.B.
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