Valmadrera: 100 persone all'incontro sui profughi, in 9 già in città

Si è svolta lunedì sera presso il Centro Culturale Fatebenefratelli l'incontro organizzativo con associazioni e volontari per l'emergenza ucraina e per predisporre un coordinamento per rispondere alla prime urgenze di Valmadrera e del territorio. 
Relatori il sindaco Antonio Rusconi, il Parroco, don Isidoro Crepaldi e il Direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti. Presenti, tra le oltre cento persone, il sindaco di Civate Angelo Isella, numerosi assessori e consiglieri, la Dirigente Scolastica Teodora Carlino, il Presidente e il Direttore della Fondazione Parmigiani, i referenti della Caritas Valmadrera il Comandante della Polizia Locale e, in pratica, i Presidenti o i dirigenti di quasi tutte le associazioni del territorio.
Nel suo intervento, il sindaco ha ringraziato i relatori e ha ribadito l'importanza che si lavori come comunità su obiettivi condivisi e per questo la necessità di chiedere la collaborazione della Parrocchia.

Antonio Rusconi, Luciano Gualzetti e don Isidoro

A ieri erano 9 le persone registrate come rifugiati a Valmadrera, 5 donne e 4 bambini. Altri profughi sono attesi nelle prossime ore.
Per le piccole necessità pratiche di chi è già in città si sta occupando il Centro Farmaceutico in collaborazione con la Caritas. Rusconi ha quindi sottolineato come sia fondamentale il ruolo delle associazioni soprattutto per i bambini e per l'integrazione di chi arriva, anche dal punto di vista linguistico.
In queste ore si sta predisponendo un Comitato organizzativo, con la presenza di esponenti di Comune, Parrocchia, Caritas, Croce Rossa, Protezione Civile, Centro Farmaceutico, Dirigenza Scolastica, oltre a eventuali altri. A coordinarlo, sarà il consigliere delegato Francesco Barbuto. 
Don Isidoro ha spiegato di essersi attivato per sondare la disponibilità di eventuali appartamenti da mettere a disposizione e ha ribadito l' importanza di stare uniti con iniziative condivise . 
Luciano Gualzetti ha sottolineato come la Caritas Diocesana sia in contatto anche con la sua sede di Bruxelles con le Caritas ucraine e come per il momento non serva raccogliere grandi quantità di materiale per le difficoltà a entrare in Ucraina. Ha ribadito come la prima urgenza sia la disponibilità di residenze e come su questo argomento la Caritas Ambrosiana faccia da riferimento per tutte le Parrocchie. Ha sottolineato come ormai oltre un milione di profughi sia stanziato tra Moldavia e Polonia e come non siamo ancora in grado di prevedere il numero che arriverà in Italia, Paese dove esiste una comunità ucraina molto forte . 
Numerose le domande poste: il Comune nei prossimi giorni darà tutte le informazioni necessarie.
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