Lecco, Rigenerazione urbana: la temporalità spacca il cc

È stato approvato, non senza l’opposizione delle minoranze, l’ultimo provvedimento previsto dalla legge regionale sulla rigenerazione urbana, che riguarda in questo caso la possibilità di recuperare aree ed edifici dismessi e di utilizzarli in via temporanea per iniziative economiche, sociali e culturali, anche cambiando in via provvisoria la destinazione prevista dal Pianto di governo del territorio per questi spazi. Non tanto su questa possibilità, garantita ai cittadini dalla legge, è stato chiamato a votare il consiglio comunale, quanto sulla modalità di valutazione delle istanze che saranno presentate. La linea che è passata è che le domande più semplici, che non comportano “aggravio di carico urbanistico”, saranno esaminate e approvate dalla giunta; mentre le altre, che prevedano un “aggravio”, come ad esempio la costruzione di un posteggio, dovranno passare in consiglio comunale.
“La legge c’è e si applica, ma dobbiamo capire chi ha titolo per valutare e votare - ha obiettato Corrado Valsecchi (Appello per Lecco): se lo fa solo la giunta il consiglio comunale è esautorato da qualsiasi possibilità di intervento e queste richieste potrebbero essere tre come 150. Come avverranno le procedure di controllo? L’unica garanzia è che il dibattito avvenga in consiglio comunale”.
Parte della maggioranza ha invece sottolineato i vantaggi di questo procedimento: “La delibera mira allo snellimento delle procedure di rigenerazione urbana che riguardano variazioni ad uso temporaneo” ha detto Paola Frigerio di Fattore Lecco, mentre il Dem Vittorio Campione ha aggiunto che la “norma mira a recuperare il patrimonio dismesso, nel  rispetto dei requisiti previsti e dell’iter tecnico di approvazione”.
Favorevole anche dalle fila dell’opposizione la Lega: “È chiaro che una riflessione su tutta l’urbanistica va fatta, queste leggi, se non sono un attacco al Pgt, rappresentano almeno una decisa recisione dell’autonomia comunale. Il nostro voto è favorevole, auspicando la massima condivisione in commissione e consiglio”. Nettamente contraria Forza Italia: “La semplificazione è discrezione? - si è chiesto Emilio Minuzzo - La discussione in giunta non è pubblica, così si perde funzione di controllo e legittimità del consiglio comunale”. Scettica anche parte della maggioranza: “Bisogna prestare molta attenzione perché sono tanti i luoghi sfitti a Lecco - ha ricordato Alberto Anghileri da sinistra - non vorrei che ci trovassimo a pensare al nuovo Pgt a cose fatte”. Anche Alessio Dossi di Ambientalmente ha sottolineato che la preoccupazione è che “la cosa possa sfuggire di mano se tanti fossero gli interventi chiesti. Un Pgt parallelo non andrebbe bene”.
M.V.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.