Colico: dopo il Covid, i 'marziroo' tornano a 'chiamare l'erba', usanza secolare

A Colico sono tornati i “Marziroo” a “Ciamà l’erba”: partendo dalle parrocchie di Colico, Piano, Curcio, Laghetto e Olgiasca, ragazzi vestiti rigorosamente come "un tempo", hanno girato nelle case delle frazioni e a suon di campanacci, campanelle e corni hanno dato il via all’antica tradizione contadina di “chiamare l’erba”, per risvegliare al natura dal torpore dell’inverno e invitarla a rinascere in primavera. Questo perché se l’erba cresce bene, garantirà un buon raccolto e dell’ottimo foraggio agli animali e contribuirà in modo positivo all’economia locale.

Questa importante “missione” è affidata ai piccoli del paese che entusiasti suonano gli "arnesi" consegnati loro, portando avanti questo rito propiziatorio. In passato riappropriarsi di terreni ricoperti a lungo dalla neve era fondamentale per riprendere le coltivazioni. Anche se oggi non è più così visto l'assenza della coltre bianca, quella di "chiamare l'erba" resta una bella tradizione per far rivivere ai bambini i riti che hanno segnato e unito le comunità contadine per secoli.

Il paragone con il post pandemia invece è quasi scontato: questo "chiamare l'erba" può essere visto come la rinascita delle abitudini che tutti noi avevamo fino a due anni fa, fino a prima delle limitazioni imposte dal Covid.
La parrocchia di Villatico il punto di ritrovo di tutti i "Marziroo": ad attenderli una ricca merenda per rifocillarli a missione compiuta.
M.A.
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