Il lecchese 'si veste' di Pace: messaggi contro la guerra dal territorio

Lecco e il territorio vestono i colori della Pace. Merito in primis delle scuole, di insegnanti "coraggiosi" che hanno portato - con la semplicità necessaria per spiegare un avvenimento tanto grande anche ai più piccini - il tema di una guerra così vicina nelle aule, aiutando i loro alunni a comprendere ciò che sta accadendo in Ucraina. Ne sono così nati cartelloni e "lavoretti" di restituzione che ora, dalle facciate e dalle finestre dei diversi plessi, puntano a sensibilizzare anche i grandi. Manine intrecciate a formare le ali della colomba. Il giallo e il blu, i colori della nazione invasa. Ma anche bandierine di altri Stati quasi a ricordare che "tutto il mondo è paese", richiamando così all'amicizia universale tra i popoli. E ancora slogan, presi in prestito o creati ex novo, in rima: "Ci sono cose da non fare mai. Né di giorno. Né di notte. Né per mare, né per terra. Per esempio la guerra" così come "Non è bello ciò che è bellico, è bello ciò che pace". Nastri e bandiere arcobaleno. Le stesse, quest'ultime, comparse qua e la anche su balconi privati. Ma anche fuori dalla Casa delle Associazioni a San Giovanni o della Canottieri di Lecco e che continua - da tempo - a sventolare sul pennone della chiesa di Bonacina. Tante espressioni della stessa solidarietà. E dello stesso auspicio, mentre anche il nostro territorio si sta organizzando per accogliere i profughi: che tutto finisca presto.

Di seguito una carrellata di foto scattate tra Lecco, Vercurago, Calolzio, Valgreghentino, Olginate e Garlate.

Maggianico


Acquate



Bonacina


San Giovanni


Santo Stefano


Bertacchi


Castello


Centro Lecco


Vercurago - Calolzio



Valgreghentino - Garlate - Olginate

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