Lecco, quando 'l'alternanza scuola-lavoro' funziona: l'esperienza del Parini con gli esperti della Banca d'Italia
Gli esperti della Banca d’Italia salgono in cattedra all’Istituto Parini di Lecco. Si conferma un’ottima opportunità formativa per gli studenti delle classi quinte dell’istituto lecchese l’offerta di percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento erogata dalla Banca Centrale in accordo con il Ministero della Pubblica istruzione. L’iniziativa punta a coinvolgere i ragazzi in un’esperienza di lavoro simulata nell’ambito di uno dei settori nei quali opera la Banca d’Italia.
In particolare il progetto riservato agli studenti del Parini per quest’anno ha riguardato l’analisi del rischio di credito ed ha permesso ai partecipanti di conoscere da vicino i compiti dell’analista di vigilanza, la tipologia di dati utilizzati dalle attività di controllo per appurare la situazione patrimoniale ed economica e, di conseguenza, il rischio di credito di un intermediario bancario.
Nell’ambito del percorso svolto, gli studenti coinvolti hanno potuto acquisire conoscenze specifiche sulla funzione di intermediazione creditizia delle banche e riguardo il funzionamento della Centrale dei Rischi: un bel bagaglio di competenze di cui fare tesoro, considerato che ad essere prescelti per quest’esperienza sono stati allievi meritevoli che frequentano le classi quinte nei corsi Amministrazioni Finanza e Marketing, Relazioni Internazionali Marketing e Sistemi informativi Aziendali, per i quali le materie tecniche dell’area economica sono qualificanti dell’indirizzo di studio e costituiranno materia d’esame in occasione delle prove della prossima maturità.
Sotto la guida dei tutor della Banca d’Italia, la dott.ssa Alessia Musco e il dott. Simone Bocci, con i quali sono stati costantemente collegati in videoconferenza, gli studenti coinvolti hanno lavorato divisi in gruppi per quattro mattine consecutive, condividendo alla fine, nella quinta e ultima giornata del percorso, le presentazioni prodotte come sintesi e restituzione dei risultati dell’analisi svolta. A questo momento hanno partecipato anche i docenti tutor delle rispettive classi, le professoresse Paola Tattini, Nadia Farina, Elisabetta Di Battista e Caterina Malugani.Insomma, una gran bella opportunità formativa, tanto più meritevole di nota in un momento in cui nei riguardi della validità dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento si manifestano non poche perplessità e critiche, spesso alimentate dalla vaghezza dell’informazione al riguardo e dalla gravità di isolati episodi sfortunati purtroppo impostisi alla ribalta della cronaca. Una narrazione che rischia di oscurare la valenza altamente formativa di tante esperienze offerte dalle scuole secondarie proprio nell’ambito di tali percorsi, che da alcuni anni hanno sostituito l’Alternanza Scuola Lavoro e hanno l’obiettivo di supportare gli studenti nel raggiungimento di conoscenze, abilità e competenze utili non solo con riferimento alla sfera professionale e lavorativa, ma anche in una prospettiva di piena e consapevole acquisizione delle competenze di cittadinanza, come spiega la prof.ssa Elena Tanzi, responsabile PCTO di Istituto.“Le attività in cui vengono coinvolti i ragazzi non sono solo esperienze di tirocinio curricolare, ma anche laboratori che permettono loro di mettersi in gioco in attività che li conducono a sviluppare un progetto, passo dopo passo, sino alla elaborazione di un prodotto finale e alla presentazione dell'intero percorso. Si mettono in campo competenze tecniche, ma anche e soprattutto trasversali. Questi percorsi sviluppano autonomia, capacità di gestire relazioni, acquisire e elaborare informazioni, lavorare in gruppo, quindi collaborare nella risoluzione di problemi e nel rispetto di tempi dati. In questi anni le scuole hanno potuto avvalersi dell'appoggio di interlocutori esterni di alto valore, come nel nostro caso l'istituzione di Banca d'Italia, che hanno messo in campo persone e strumenti per generare contesti di apprendimento nuovi dove gli studenti, seguiti dai loro tutor, possono sperimentare ed assumere un ruolo attivo nel processo di apprendimento. Un modello didattico innovativo, quindi”. Questi i nomi degli alunni che hanno partecipato al percorso: Giulia Bellani, Mohammet Bilen, Nicole Biondi, Marco Brusadelli, Chiara De Rocchi, Nicole Frassoni, Alessia Marongiu, Marta Mezzarobba, Simone Panzeri, Uendi Prifti, Davide Rostagno, Winona Valdez.