'Lascio una Lecco più sicura ma non abbassate la guardia'. Il bilancio del dr. De Rosa e di una Prefettura 'scesa dal piedistallo'

“Fosse per me sarei rimasto a Lecco per sempre”. E invece, dopo soli 15 mesi di permanenza in città, il Prefetto Castrese De Rosa da lunedì prenderà servizio a Ravenna, realtà più grande e complessa, senza rappresentante governativo già da un mese. “Siamo dirigenti con la valigia sempre pronta”, asserisce “Sua Eccellenza” nel commentare il trasferimento comunicatogli all'improvviso dal Ministero. Al momento non è dato sapersi chi lo sostituirà. E quando. Le redini passeranno provvisoriamente al Vice Prefetto Maria Laura Motolese, quale reggente.

Il Vice Prefetto Maria Laura Motolese, il Prefetto Castrese De Rosa e il Vice Prefetto Mariano Scapolatello

“Lascio una città che ha un rapporto molto solido con le istituzioni, una Lecco che può affrontare le grandi sfide che la attendono, a cominciare dagli interventi sulla viabilità, vera emergenza del territorio come ho già avuto modo di dire salutando lunedì i sindaci in consiglio provinciale (QUI l'intervento integrale). Dovrà essere fatto un grande lavoro di gestione per dare ai cantieri una programmazione serie a efficiente, per evitare si sblocchi tutto, come successo venerdì scorso per un cartello volato via con il vento dopo che era già stata sollecitata la sua rimozione. Proprio perché sul territorio arriveranno grandi risorse, la criminalità organizzata – che qui non fa sconti – cercherà di infiltrarsi. Le 16 interdittive che abbiamo firmato in un anno sono segno che bisogna stare attenti. Abbiamo investigatori che sanno leggere le situazioni ma il mio appello è alla città, a non abbassare mai la guardia, vista la presenza di famiglie storiche dell''ndrangheta che non staranno a guardare. Di mio cercherò di portare il modello Lecco anche a Ravenna. A volte si dice che il nord è freddo. Io qui non ho trovato questa freddezza. Non piove nemmeno più e fa anche caldo – ha aggiunto scherzando – Ho trovato persone che ti abbracciano se riesci a entrare in sintonia con loro”.

Il dr. Castrese De Rosa

Tante le attestazioni di stima dopo la notizia del trasferimento. “Il messaggio più bello – ha detto De Rosa, senza voler sminuire le altre dimostrazioni di apprezzamento – l'ho ricevuto da un imprenditore di via Mascari. Mi ha ringraziato per la vicinanza. “Abbiamo percepito da lei che ci tratta tutti allo stesso modo”, mi ha scritto”, ha riferito, citando anche le mail e i post sui social di residenti in Viale Turati, dopo i confronti avuti per arginare i problemi che hanno interessato il rione. “Lascio una Lecco più sicura e tranquilla, al di là delle “liti” o “risse” spesso enfatizzate, come testimoniano le nostre statistiche. Ma come ci siamo detti più volte è importante la percezione, quello che i cittadini si aspettano da noi, questo deve essere l'obiettivo a cui puntare” ha del resto scritto il Prefetto stesso ai vertici provinciale di Polizia, Carabinieri e Finanza, quale saluto. “Sono certo – ha aggiunto all'indirizzo del Questore Alfredo D'Agostino e dei Comandanti Igor Infante e Emilio Fiora – che continuerete a prestare massima attenzione all'attività di prevenzione e di contrasto alla criminalità comune che non si ferma mai, allo spaccio di droga (i boschi lecchesi ne sanno qualcosa), alla criminalità organizzata che in questo territorio è presente da decenni anche se in molti fanno finta di niente, che va contrastata con rinnovato impulso specie ora che sono in arrivo fondi comunitari e nazionali”.
Non poteva mancare poi un accenno alla laboriosità di Lecco, con l'impegno concreto dimostrato dalla Prefettura nell'affrontare vertenze come quelle della Spreafico, della Voss e della Teva-Sicor e il fondo per il lavoro nato su impulso della Fondazione Comunitaria.
“In questi 15 mesi – ha scritto invece il dr. De Rosa ai vertici di ATS e ASST – ho potuto toccare con mano lo straordinario lavoro che tutto il mondo della sanità (medici, infermieri, personale tecnico-amministrativo) ha portato avanti, senza sosta, senza ferie, senza alcuna pretesa o rivendicazione, per fronteggiare una pandemia devastante. Se Lecco può vantare il Primato Nazionale, Europeo, Mondiale di vaccinazioni effettuate lo si deve allo spirito di servizio che voi e delle vostre strutture avete dimostrato, supportati da una Comunità che si è esaltata nella corsa alle vaccinazioni, grazie anche all'efficienza degli hub allestiti al Palataurus e a Cernusco Lombardone e alla collaborazione pubblico-privato”.
Un bilancio a 360 gradi, dunque, quello tracciato. Con un vanto: “la Prefettura è scesa dal piedistallo, è scesa in mezzo ai cittadini”. Del mandato del Prefetto De Rosa saranno così ricordate i tavoli per la sicurezza itineranti. L'ultimo voluto e organizzato nella piccola Erve. “Mi promettevo di farne altri. Ma questa è una modalità di lavoro che andrà perseguita” ha sostenuto, rimarcando il piacere delle amministrazioni locali ad avere il rappresentante del Governo e i vertici delle forze dell'ordine sul loro territorio. “Ogni volta che i sindaci hanno messo in risalto criticità, abbiamo trovato modalità per intervenire”.
Un plurale che rende omaggio al lavoro – magari nelle retrovie – dell'intero staff della Prefettura. “Un manipolo di dirigenti e funzionari, 4 gatti, che mi hanno aiutato concretamente in questi 15 mesi”. Colleghi splendidi invitati ora a continuare a mettere umanità, oltre che professionalità, nel loro lavoro. Come fatto da chi ora li saluta.
A.M.
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