Trenord, assistenza e anti-evasione: aumenta il personale

Dal 1° marzo superano quota 100 gli operatori di Trenord impiegati nelle principali stazioni della Lombardia per assistere i viaggiatori e per arginare l’evasione del biglietto: sono passati da 65 a 103 dando il via alla Fase 2 del progetto iniziato lo scorso mese di luglio. Si è estesa inoltre la rete di scali interessati dal progetto: ai sette già inclusi – Milano Porta Garibaldi, Milano Cadorna, Milano Bovisa, Varese, Lecco, Brescia, Pavia – si è aggiunto infatti quello di Cremona.
Tremila servizi di presidio, fra azioni di assistenza, operazioni di controlleria a terra, supporto alle Forze dell’Ordine per il controllo di Green Pass (rafforzato) e gestione di situazioni di emergenza. Questo il bilancio delle attività svolte negli otto mesi della Fase 1 del progetto ideato da Trenord per rendere più strutturata e assidua l’assistenza ai viaggiatori esistente, a partire da stazioni strategiche per il territorio.
Tenendo come base le sette situate in punti nevralgici del sistema ferroviario lombardo, già nella prima fase, il progetto ha visto le squadre di Trenord raggiungere in tutto 83 stazioni in Lombardia e altre 9 delle regioni limitrofe. Complessivamente sono stati oltre 1.100 i servizi svolti nella Provincia di Milano; 321 in quella di Varese; 226 a Pavia; 211 a Brescia; 203 a Lecco, ai quali si aggiungono presìdi straordinari nelle altre aree della Lombardia o extra regione toccate dalle corse Trenord, come Verona, Alessandria, Novara, Vercelli, Piacenza.
In 59 casi gli operatori hanno svolto attività di assistenza ai passeggeri in occasione di criticità legate al servizio, raggiungendo le stazioni interessate da problemi di circolazione o scioperi.
Per quanto riguarda l’attività antievasione, oltre 16mila passeggeri sprovvisti di regolare titolo di viaggio sono stati individuati dalle squadre Trenord, che hanno allontanato i clienti, impedendone la salita a bordo, o hanno provveduto direttamente a vendere loro il biglietto o a emettere la dovuta sanzione. Tali risultati confermano il filtro a terra come strategico, considerando che il 95% dei problemi di sicurezza in treno è causato da persone salite senza titolo di viaggio, e che dalla stessa categoria di passeggeri ha origine l’80% degli alterchi che sfociano in aggressioni fisiche e verbali.
Sono risultati che l’avvio della Fase 2 consentirà di estendere e consolidare.
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