Il Prefetto De Rosa saluta: 'il Modello Lecco è da imitare ma non vi dividete. La vera emergenza è quella viabilistica'. Il grazie dei sindaci

Il “Modello Lecco”. Si intitola così la missiva indirizzata dal Prefetto Castrese De Rosa a tutti i sindaci della Provincia, per congedarsi dal nostro territorio. Tra pochi giorni, Sua Eccellenza, dopo solo quindici mesi di permanenza “su quel ramo del lago di Como” prenderà servizio a Ravenna.

Il prefetto Castrese De Rosa e la presidente della Provincia Alessandra Hofmann

“Ciò che mi ha colpito di più, e che ho cercato di consolidare nell'espletamento delle mie funzioni, è il radicato sistema di Relazioni fra le Istituzioni che si estende al Terzo Settore, all'associazionismo diffuso, alla rete del Volontariato solidale e di Protezione Civile. Un sistema che si alimenta e si arricchisce grazie ai rapporti umani che sanno andare oltre le appartenenze e le diversità. E' questo il “Modello Lecco”, evocato anche nella recente assemblea congiunta degli ambiti di Lecco, Bellano e Merate del 23 febbraio scorso per l'approvazione dei Piani di Zona 2021/2023, a cui ho dato l'adesione della Prefettura come Ente Partner” ha scandito, lunedì sera, a Villa Locatelli, prima dell'avvio del consiglio provinciale, al cospetto degli eletti e di una piccola rappresentanza dei sindaci del territorio con il primo cittadino del Capoluogo Mauro Gattinoni e i presidenti delle conferenze del meratese (Daniele Villa), del casatese (Ave Pirovano) e dell'oggionese (Giuseppe Chiarella) oltre che dell'ex numero uno della “Casa dei Comuni” Claudio Usuelli, al fianco del suo successore e attuale “padrona di casa” Alessandra Hofmann.

Indicando nel Patto Territoriale per il Lavoro l'espressione più autentica del “Modello Lecco”, il Prefetto si è focalizzato su quel che c'è ancora da fare. “Ora resta la sfida dell'inclusione sociale, delle risposte da dare al disagio e alla devianza giovanile, temi che stanno interessando tanti territori, anche Lecco, ma che non possono essere affrontati solo con interventi delle Forze dell'Ordine. I “muscoli” lascino spazio a progetti innovativi, a percorsi di integrazione non calati dall'alto, necessari se si considera il forte e continuo calo demografico e la presenza di tanti cittadini di varie etnie di seconda e terza generazione. E' questa la strada da percorrere insieme anche nel post pandemia per gestire al meglio le ingenti risorse del PNRR e delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. E per rispondere ai bisogni specifici e alle esigenze di territori come la Valsassina con le loro specifiche peculiarità. Ho salutato con favore l'intesa per l'Ospedale di Comunità ad Introbio, grazie alla lungimiranza di un sindaco e al pragmatismo dei vertici di ATS e ASST che hanno saputo guardare al di là delle cifre e degli standard, ragionando nella logica di incrementare l'offerta di prossimità. Questa Lecco “del fare” è da preservare ed imitare (…).

Primo a sinistra l'ex presidente della Provincia Claudio Usuelli

Continuate a crederci ed io vi seguirò con attenzione ed ammirazione per trarne anche rinnovati spunti utili ad orientare la mia nuova esperienza ravennate. Ma attenti – ha chiosato il dr. De Rosa – non vi dividete, fate fronte comune sulla vera emergenza lecchese, quella viabilistica, il gap infrastrutturale non aiuta questo fantastico territorio, non agevola le imprese, rappresenta una vera croce per gli automobilisti. Ci sarà nei prossimi mesi da soffrire con i tanti cantieri che apriranno. Lecco non merita questa viabilità “colabrodo” come ha dimostrato un cartello stradale volato via per il vento pochi giorni fa nei pressi dello svincolo di Pescate (e non rimosso per tempo nonostante le sollecitazioni anche mie) che ha messo in ginocchio per ore la circolazione. In bocca al lupo cara Presidente e cari Sindaci, qui resterà più di un pezzo del mio cuore”.

La foto ricordo con il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni

Altrettanto sentita anche la lettera di saluto sottoscritta da tutti i primi cittadini del territorio. “Caro Prefetto De Rosa, desideriamo ringraziarLa per quanto ha rappresentato per le nostre amministrazioni e per tutto il territorio lecchese. Per noi Sindaci è sempre stato un punto di riferimento importante: sin dal Suo arrivo, in un momento particolarmente difficile, si è subito messo a disposizione in prima persona per aiutarci nella gestione dell’emergenza Covid-19, rispondendo puntualmente alla nostre domande, chiarendo i nostri dubbi nell’interpretare le varie ordinanze e disposizioni ministeriali e regionali. Abbiamo constatato con mano la Sua presenza e il Suo supporto nella campagna vaccinale, nelle attività dei Centri Operativi Comunali, nella gestione dei trasporti e dell’organizzazione alla riapertura delle scuole, nella campagna Aiutiamoci per l’emergenza lavoro. Abbiamo apprezzato molto il Suo costante impegno per garantire la legalità e la sicurezza nei nostri territori, spesso esponendosi in prima persona per dare segnali forti alle Istituzioni e ai cittadini. I vari tavoli, aperti su più fronti, sono sempre stati caratterizzati dalla concretezza e dell’operatività. Durante la recente consegna dei riconoscimenti ai volontari di Protezione Civile ha espresso, con parole veramente autentiche, la Sua gratitudine per aver incontrato, in questa Sua esperienza lavorativa, “Sindaci del fare”. Anche noi siamo grati di aver incontrato un “Prefetto del fare”, che in questo periodo ha rappresentato un’Istituzione in ascolto di tutto il territorio, attento alle numerose iniziative, manifestazioni ed eventi che costellano la nostra tradizione e tutto il panorama lecchese. Ci dispiace davvero molto per la Sua improvvisa partenza e proviamo un pizzico di sana invidia verso i nostri colleghi di Ravenna, che, siamo certi, troveranno in Lei la stessa disponibilità che noi abbiamo avuto l’onore di apprezzare. La ringraziamo dal profondo del cuore per l’autentico spirito di servizio con il quale ha rappresentato sulla nostra Provincia l’organo ufficiale di Governo. Siamo convinti che rimarrà legato al nostro territorio; le nostre amministrazioni comunali e tutta la nostra comunità, siamo certi, si ricorderanno di Lei, quale modello di disponibilità e ascolto: fattori non comuni e scontati”.

La prima esperienza da Prefetto, si chiude dunque, per il dr. De Rosa, con una targa ricordo consegnatagli dalla Presidente della Provincia, insieme a una piccola riproduzione da tavolo di una Lucia, con l'augurio che l'imbarcazione tipica del nostro Lago lo accompagni nella sua nuova esperienza... in altro Lido.

Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.