24 febbraio 1957: 65 anni fa una campagna elettorale rimasta nella storia di Lecco

Il voto municipale del 24 febbraio 1957, 65 anni fa, richiamava a Lecco inviati speciali delle maggiori testate nazionali. C’erano due grandi novità nelle comunali: la prima era rappresentata dalla lista di Torre Civica promossa da Ugo Bartesaghi in alternativa alla D.C. e con riferimenti allo schieramento laico di sinistra. La seconda era costituita da Alternativa Socialista, che riuniva i socialisti di Nenni e i socialdemocratici di Saragat, divisi da polemiche accese dopo la scissione di palazzo Barberini a Roma nel 1947. Era stata la rivolta popolare di Ungheria, nell’autunno 1956, a riavvicinare Nenni e Saragat. Il Partito Socialista aveva condannato l’intervento militare sovietico contro gli insorti ungheresi, prendendo le distanze dal Partito Comunista.


Il sindaco Ugo Bartesaghi tra pescatori e barcaioli di Pescarenico nella spedizione di soccorso verso il Polesine

La campagna elettorale era stata accompagnata da vibranti polemiche tra Bartesaghi e il mondo cattolico, rappresentato dagli interventi di don Teresio Ferraroni, assistente ACLI. La formazione di Bartesaghi si proponeva come forza democratica e progressista, aperta al contributo di laici e di cattolici. C’era attenzione anche intorno al Partito Comunista in quanto il voto di Lecco avveniva pochissimi mesi dopo la rivolta popolare di Ungheria, quando lo stesso sindacato CGIL, con Giuseppe Di Vittorio, aveva preso le distanze dall’intervento militare sovietico. Vi sarebbe stata una ripercussione anche nelle municipali di Lecco?
Il risultato elettorale confermò la D.C. come partito di larga maggioranza, che da 21 scendeva a 19 seggi, perdendone, quindi, solo 2. La lista Torre Civica di Bartesaghi ne conquistava 9, secondo schieramento in Consiglio Comunale, dopo la D.C. Il resto vedeva il P.C.I. con 5 "poltrone" (mantenendo le precedenti), mentre era deludente il risultato di Alternativa Socialista che non andava oltre le 4 rispetto alle 9 che si ottenevano sommando P.S.I. e P.S.D.I. Il Consiglio Comunale si completava con 2 seggi P.L.I. e uno M.S.I. La Democrazia Cristiana rieleggeva sindaco Luigi Colombo, subentrato a Bartesaghi all’inizio del 1955 quando si era verificato a Montecitorio il famoso voto “ribelle” di Bartesaghi e Melloni, che per indisciplina di partito furono espulsi con un provvedimento assunto dall’allora segretario nazionale dello scudo crociato Amintore Fanfani.
Non mancarono interpretazioni e commenti diversi, anche sui quotidiani nazionali, del risultato delle comunali di Lecco. Il dato più evidente era quello che la temuta “frana” della D.C. non c’era stata e lo scudo crociato perdeva mille voti e due seggi, rimanendo largamente partito di maggioranza. Torre Civica tornerà a presentarsi alle comunali del novembre 1960; saranno eletti 4 consiglieri: Ugo Bartesaghi, Ulisse Guzzi, Riccardo Cassin e Giorgio Gasparotti. Il primo, nel frattempo, era stato eletto nelle politiche del 1958 alla Camera dei Deputati come indipendente nella lista P.C.I. Quella del 1960 sarà la seconda ed ultima campagna comunale a Lecco che vedeva la "squadra" di Torre Civica. Non si ripresenterà, infatti, alle municipali del novembre 1964.
I più anziani di Pescarenico possono ricordare l’ultimo comizio di Bartesaghi due giorni prima del voto 1960, sulla piazza della Chiesa, in un precoce tramonto di un autunno malinconico. L’intervento dell’oratore era preceduto dalla “canzone” di Guglielmo Tell, inno della libertà per le popolazioni elvetiche. Perché proprio lì quell’ultimo comizio? Il quartiere era carico di ricordi per la coraggiosa spedizione di soccorso che nell’autunno 1951, guidata dal sindaco Bartesaghi, aveva visto l’intervento dei pescatori e dei barcaioli dell’Adda nella tragedia spaventosa del Polesine travolto dalle acque del Po. Erano passati meno di dieci anni dall’esondazione, ma per la politica nella città di Lecco era praticamente trascorso oltre il doppio del tempo tra divisioni e rimpianti.
A.B.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.