Introbio: sottoscritto il protocollo, l'ospedale di comunità per la Valle sarà presto realtà

Una firma importante per Introbio - e per tutta la Valsassina - quella che è stata apposta questa mattina sull'intesa tra ATS Brianza, ASST di Lecco e il Comune per la realizzazione di un ospedale di comunità con casa di comunità.

 “Con questa firma si dà il via all’edificazione di un ospedale di comunità che offrirà sicurezza per certe persone e patologie che necessitano di un controllo nelle 24 ore senza andare ad intasare i presidi più grandi – ha affermato il sindaco Adriano Airoldi - Ci saranno 10 posti letto all’interno della struttura. L’edificio sorgerà in località Sceregalli, non a caso perché è già sede del presidio socio sanitario, è già sede di una comunità per ragazzi disabili attiva 24 ore su 24 ed è vicina ad un RSA “Villa Serena”. Logisticamente sarà dunque il compimento di un’opera che farà diventare la zona dedicata alla salute”.

Paolo Favini, Carmelo Scarcella e Adriano Airoldi

Carmelo Scarcella, direttore dell'ATS Brianza solo dallo scorso settembre, ha ricordato come visitando la Valsassina dopo il suo insediamento e nel confronto con le persone che a livello territoriale hanno un ruolo nell'erogazione dei servizi, sia “emersa l’opportunità di far nascere un ospedale di comunità ad Introbio” pur fuori dagli standard generali previsti per l'inserimento di tale strutture. La nuova realtà andrà ad affiancarsi al Presst già presente e “dovrà trovare nei medici di medicina generale l'anima fondante”. Quest'ultimi nelle aree perifiche, più che ancora in quelle cittadine, “diventano un riferimento effettivo per tutti i problemi di salute del cittadino”.

Il sindaco, il prefetto Castrese De Rosa e il presidente della Comunità Montana Fabio Canepari

Nell'ambito del nuovo progetto si tenterà a fare un investimento affinché diventino “componente importante nella gestione”.
Ha parlato poi dell'atto odierno come della “firma di un accordo che sancisce nuovi servizi per la Valsassina, nuovi ma che vengono da un lungo percorso” il direttore generale dell'ASST di Lecco Paolo Favini, elevando a esempio la collaborazione che ha portato all'apertura di un hub vaccinale, non originariamente previsto, proprio in favore di tale territorio. “C’è un percorso di unità che si concretizza con la lungimiranza di un sindaco che mette a disposizione un terreno per tutta la valle”.
Il Comune si impegna infatti a dare in comodato d’uso gratuito il terreno per 99 anni ad ASST. Arrivano invece dal PNRR le risorse per erigere l'ospedale di comunità sperimentale per la Valsassina con l’ampliamento di quello che era il Presst   per diventare una casa di comunità.

Ad Airoldi anche il plauso sincero del Prefetto Castrese De Rosa, presente alla sottoscrizione del protocollo. “Adriano sei il sindaco che a me piace, quello del fare più che del dire. Sei un sindaco pragmatico, quello che bisogna essere oggi sui territori per farsi apprezzare dalla propria comunità”.

“Questa – ha poi aggiunto  - è l’occasione per dire ancora una volta grazie a tutti per quello che avete fatto durante la pandemia” ha asserito, senza dimenticare nessuno, citando infine l'esperienza dei centri vaccinali. “Il Palataurus è stata un’iniziativa partita dal basso, non si doveva realizzare e si è realizzata. Non ci dimentichiamo poi di Technoprobe a Cernusco Lombardone: due giovani imprenditori che hanno messo a disposizione gratuitamente la loro struttura per fare un grande Hub  in quella zona. Da prefetto sono contento di essere presento oggi qui e spero di esser presente alla posa della prima pietra per la realizzazione dell’ospedale. Ringrazio tutti per questa bella iniziativa” ha concluso il prefetto. Al termine, prima della firma del documento, il sindaco Adriano Airoldi ha ringraziato ancora una volta tutti quelli che con lui hanno creduto in questo progetto.
Moira Acquistapace
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