Calolzio: le multe 'fanno effetto', migliora la raccolta differenziata. Impennata per sacco viola e carta


Il vicesindaco Aldo Valsecchi
La strategia-Calolzio pare proprio aver funzionato. In netta diminuzione i sacchi non conformi esposti in corrispondenza del giorno di raccolta del nuovo “rosso”, andato a sostituire il vecchio “trasparente”. Cresce al contempo, come confermato dal vicesindaco e assessore alla partita Aldo Valsecchi, il conferimento di plastica e carta nei sacchi viola e nei contenitori gialli, a riprova di come i cittadini si stiano impegnando a differenziare meglio. Sono i numeri forniti da Silea a confermarlo. Dall'introduzione del sacco rosso per il residuo indifferenziato, in città ogni settimana il “peso” complessivo del viola è passato da 90 a 130-140 quintali. La carta è salita a 30 quintali. “I risultati ci sono. E non stiamo assistendo ad un aumento degli abbandoni” afferma il numero due dell'amministrazione, aggiungendo come lo fototrappole in dotazione alla PL abbiano recentemente ripreso due incivili mentre scaricavano dei sacchi irregolari. Entrambi – dettaglio di colore, già rilevato anche dal sindaco di Pescate Dante De Capitani – sono risultati essere residenti fuori paese.
Resta – ha aggiunto il sindaco Marco Ghezzi – il problema di chi si libera del pattume domestico utilizzando i cestini presenti lungo la strade del comune. “Pian piano questa gente va educata” ha asserito il primo cittadino, sottolineando come si sia optato per il pugno duro triplicando le sanzioni per chi non rispetta le prescrizioni in tema di conferimento rifiuti, passate da 50 a 150 euro.
Tra le 30 e le 40 le multe elevate negli ultimi 20 giorni, dopo l'introduzione del sacco rosso, quasi tutte nelle prime settimane, arrivando ora a 1-2 ad ogni giro di raccolta, a riprova di come il messaggio sia passato. “Abbiamo ricevuto molte lamentele per i sacchi lasciati per strada. E' stata una scelta che abbiamo dovuto fare così da sensibilizzare tutti. All'inizio venivano raccolti tutti i sacchi, anche quelli non conformi, il cui numero è poi aumentato anziché diminuire. Così abbiamo deciso, per ricordare a tutti che la differenziazione va fatta, di lasciare in strada quelli non corretti, così da permettere a chi aveva sbagliato di ritirare il proprio e ravvedersi. Quelli rimasti, a campione, sono stati aperti per risalire al “proprietario”, elevando poi le sanzioni. Abbiamo riscontrato in poco tempo un miglioramento notevole. Ora avendo raggiunto il 95% di utenza che utilizza il sacco rosso, non ci sarà più bisogno di questo passaggio. Ci scusiamo con la cittadinanza per il disagio causato ma era nell'interesse soprattutto di chi si comporta bene”.
Solo ieri in municipio si sono presentate una quarantina di persone a ritirare il kit con i 54 sacchi con il “chip”, alcune delle quali – come già negli altri giorni di distribuzione – risultate completamente “a digiuno” rispetto alla raccolta differenziata se non addirittura formalmente non titolari di utenze registrate in comune, facendo così emergere situazioni da regolarizzare.
Per gli ultimissimi ritardatari, si sta pensando ora di istituire un giorno al mese, per richiedere i sacchi rossi. Anche Calolzio, poi, come altri comuni del territorio, ha candidato ai bandi del PNRR un progetto per la posa di macchinette per l'erogazione automatica di eventuali sacchi rossi aggiuntivi a chi ne dovesse aver bisogno. Inclusa nella richiesta anche la creazione di un'isoletta ecologica per le frazioni “alte” e sistemi di ammodernamento del centro raccolta per un totale di 317.000 euro.
In tema di decoro urbano, infine, plauso ai volontari che dopo la pulizia di via alla stanga - “dove è stato raccolto veramente tanto”, come detto da Aldo Valsecchi – sabato scorso si sono concentrati su via Cantelli, mettendo insieme un ingente “bottino” con rifiuti di ogni tipo, anche piuttosto datati, poi ritirati da Silea. Resta da smaltire dell'eternit trovato durante il repulisti. “Stiamo aspettando l'intervento della ditta specializzata”.
A.M.
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