Lecco: verso il nuovo regolamento per tavoli e dehors, definitivo entro marzo


Nuove regole in arrivo a Lecco per l’occupazione di suolo pubblico delle strutture temporanee di arredo e i dehors a servizio di pubblici esercizi ed attività di somministrazione. È stata infatti presentata martedì sera in commissione seconda la proposta di regolamento che l’assessore Giovanni Cattaneo ha già condiviso anche con le associazioni di categoria per avviare un confronto, che dovrà portare ad un testo definitivo entro marzo. Obiettivo di questa iniziativa “riaffermare che l’attrattività della città passa attraverso regole chiare e note per chi investe, oltre al fatto che la città si presenti in ordine e che i locali possano lavorare bene ed essere valorizzati, senza dimenticare che il suolo pubblico è di tutti” ha chiarito il titolare del Commercio e del Turismo.

Il nuovo regolamento sarà valido su tutto il territorio comunale e prevede alcune importanti novità: innanzitutto l’individuazione di spazi definiti per gli ambiti del centro di Lecco, in particolare piazza XX Settembre, piazza Mario Cermenati e i vicoli adiacenti alle rispettive piazze. Nell’area del centro gli spazi destinati all’occupazione saranno indicati da elementi visibili a terra per garantire sempre uno spazio libero di almeno cinque metri per il transito dei mezzi di soccorso, la fruibilità dei pedoni e per facilitare un’immediata verifica del rispetto della concessione da parte delle autorità preposte. Questo spazio di cinque metri in piazza XX Settembre è individuato lungo la bisettrice, così da creare un asse centrale “libero” anche visivamente, mentre in piazza Cermenati sono state ipotizzate delle “isole” dove collocare le potenziali concessioni verso il centro della piazza. Per quanto riguarda gli esercenti dei vicoli, sarà loro concesso l’affaccio sulla piazza per chi si trova nel raggio di cento metri, l’obiettivo della giunta è quello di “incentivare i locali a sfruttare e animare questi spazi”.

Il secondo elemento innovativo riguarda la semplificazione dell’iter burocratico: le occupazioni di suolo mediante strutture di arredo avranno durata massima di un anno e saranno rinnovabili previa richiesta senza che il rinnovo comporti una procedura complessa come la prima; mentre le occupazioni mediante posa di dehors dovranno essere richieste per un periodo non inferiore all’anno e con una durata massima di cinque anni e avranno un iter di approvazione più lungo. L’ultima novità riguarda l’esigenza di mantenere ordine e decoro negli spazi della città, in particolare dopo l’impennata di concessioni avuta durante l’emergenza sanitaria: sono state individuate alcune caratteristiche generali delle strutture di arredo e dei dehors, come le altezze e le tipologie di installazione, così che le strutture siano coerenti con il paesaggio e il contesto ambientale. Infine, nel nuovo regolamento sarà previsto anche un apparato sanzionatorio che va dalla sanzione amministrativa fino alla revoca temporanea o definitiva per chi non rispetta quanto previsto dalla concessione. La giunta punta a far approvare il documento in consiglio comunale entro marzo (quando scadranno la maggior parte delle concessioni vigenti) così che possa entrare in vigore ad aprile e che le nuove richieste possano seguire il nuovo iter, mentre quelle già in essere potranno essere prorogate fino al 30 settembre, in modo da arrivare a regime in autunno.

Il dem Pietro Regazzoni ha definito il regolamento “necessario” per “salvaguardare commercianti e cittadini”, suggerendo anche di destinare porzioni di spazio pubblico ad eventi culturali come ad esempio iniziative legate alle librerie. Anche Fattore Lecco con il suo capogruppo Matteo Ripamonti ha sottolineato l’importanza di “portare ordine in una situazione che durante la pandemia ha avuto dei movimenti straordinari che vanno gradualmente riportati alla normalità”. Sempre dalla maggioranza Alberto Anghileri (Con la sinistra cambia Lecco) ha sollevato il tema dei tavolini che, ad esempio sul viale Turati, occupano i luoghi di passaggio e di posteggio anche nelle ore di chiusura e ha sollecitato la giunta a pensare non solo al rilancio turistico ma anche ai cittadini lecchesi, suggerendo di incentivare quei locali che nei rioni decidono di rimanere aperti la sera.
M.V.
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