Rapina a Milano, Baby Gang torna libero: scambio di persona?


Il rapper Baby Gang, torna libero. Il ventenne, nato a Lecco, noto in città anche per i video girati in viale Turati, alla Piccola e in stazione, era finito in carcere lo scorso 20 gennaio quando era stata data esecuzione ad un'ordinanza del gip Manuela Scudieri nell'ambito di un'inchiesta milanese su una serie di rapine commesse tra maggio e luglio 2021 tra le Colonne di San Lorenzo, piazza Vetra e Vignate. Proprio quest'ultimo episodio avrebbe visto - nell'ipotesi accusatoria - la presenza di Zaccaria Mouhib: un ragazzino era stato minacciato con una pistola e derubato degli auricolari e di contante per 130 euro. Il tribunale del Riesame, ha accolto l'istanza dell'avvocato Niccolò Vecchioni, difensore di Baby Gang ritenendo come «emergono, allo stato, dei profili di lacunosità e debolezza» nell'impianto accusatorio tali da non giustificare la misura adottata nei confronti del ventenne che, a detta del suo legale, il 12 luglio - giorno della rapina a lui addossata - si trovava davvero a Vignate ma otto ore prima dell'episodio in contestazione, come comprovato dai tabulati telefonici, partendo poi per Riccione. Ma non solo, la popolarità del ragazzo, seguito su Instagram da 617mila followers potrebbe aver tratto in inganno la persona offesa, tanto più che le gigantografie di Baby Gang in quel periodo campeggiavano per la città rendendo il suo volto ancor più "famigliare", così da poter aver suggestionato la vittima. Legata al "successo" di Mouhib anche un'altra delle argomentazioni spese dal suo legale: l'avvocato Vecchioni ha prodotto infatti i contratti sottoscritti dal suo assistito, per attestare come lo stesso non abbia bisogno di commettere rapine per sopravvivere, essendosi lasciato alle spalle, grazie alla musica, i problemi (anche) economici che hanno segnalato parte della sua esistenza.
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