UP–Un percorso/37: sulle tracce della famosa Porta di Prada e del Rifugio Bietti-Buzzi

La Grigna settentrionale è una montagna dai mille volti e altrettanti sentieri, come in parte abbiamo già visto nelle precedenti "tappe" di questa rubrica. In questa nuova puntata di UP – Un Percorso vi presentiamo il sentiero che conduce alla Porta di Prada e al Rifugio Bietti-Buzzi. Il tracciato non presenta difficoltà particolari.




Si tratta di un percorso tutto sommato semplice e con un andamento prevalentemente pianeggiante. Tuttavia, l’ambiente in cui si svolge l’escursione è impervio e, specialmente d’inverno, si possono nascondere molti pericoli anche nei tratti più semplici. Per questo motivo è indispensabile calzare sempre gli scarponcini da trekking. Nella stagione fredda può capitare anche di trovare alcune parti di sentiero coperte dal ghiaccio. Si consiglia di indossare i ramponcini anti-scivolo.

Partenza: Vo’ di Moncodeno (1.430m slm)
Arrivo: Rifugio Bietti-Buzzi (1.719m slm)
Sentiero: 25
Durata: 1 ora 40 minuti circa
Dislivello: 289m
Difficoltà CAI: E
Adatto ai bambini: 6+

Con la macchina è possibile raggiugere il parcheggio del Vo’ di Moncodeno, che si trova poco dopo l’Alpe Cainallo a Esino Lario. Il posteggio ha una tariffa di 4 euro al giorno. Il ticket si paga a una colonnina posizionata davanti all’ingresso dell’Albergo Cainallo. Per chi non lo fa la multa è assicurata.





La nostra escursione parte proprio dal parcheggio. In cima alla salita, sulla destra, si trovano i cartelli con le indicazioni e le informazioni sui rifugi Bogani, Brioschi e Bietti-Butti. Il primo tratto della nostra escursione, infatti, è comune a quello che porta in cima alla Grigna Settentrionale dalla Via della Ganda. Seguiamo le indicazioni ed entriamo nel bosco.




Dopo una decina di minuti di cammino in salita, ma con pendenze blande, si arriva a un bel punto panoramico dove si può godere di una fantastica vista sul versante nord del Grignone. Qui il sentiero piega a destra e prosegue con un andamento pianeggiante, al netto dei normali sali-scendi. Dopo circa 25 minuti dalla partenza, si giunge in un punto un po’ esposto: il tracciato, comunque largo, taglia un ripido canale. Il fondo è stato cementato e, a monte, sono state collocate delle catene per agevolare chi dovesse avere problemi di vertigini. Attenzione all’eventuale ghiaccio!




Superato questo tratto, il sentiero torna nel bosco. Intanto, alla nostra sinistra, possiamo scorgere in fondo alla Valle dei Mulini, che si apre ai nostri piedi, il paese di Cortenova, in Valsassina. Arriviamo quindi a un bivio (30 minuti dalla partenza). Dobbiamo svoltare a destra, seguendo le indicazioni per il Rifugio Bietti-Buzzi (sentiero n. 25). Proseguendo dritti, si va invece verso il Bogani.




Affrontiamo quindi un breve tratto di salita a tornanti tra gli alberi finché, dopo 10 minuti, usciamo dal bosco e arriviamo alla Bocchetta di Prada (1.653m slm). Svoltiamo a sinistra, ignorando le altre indicazioni presenti in loco, e dopo pochi metri di cammino in piano, si supera la Cappella Votiva Caduti 89esima Brigata Poletti. Trascorsi altri 10 minuti di facile cammino, davanti a noi fa la sua comparsa la maestosa Porta di Prada (dalla partenza sono passati circa 50 minuti).




Dopo una meritata sosta a contemplare questo meraviglioso arco scavato nella roccia calcarea dagli agenti atmosferici nel corso dei millenni, possiamo riprendere il cammino. L’ambiente in cui ci troviamo immersi, rispetto alla partenza, si fa decisamente più aspro. Il sentiero taglia la ripida costa sempre con un andamento prevalentemente pianeggiante. Ci sono però alcune piccole salite e delle leggere discese, che d’inverno possono riservare pericolose insidie a causa del ghiaccio.
Quando l’orologio dice che è passata circa un'ora e mezza dalla partenza, svoltata una curva, la vista si apre sulla Conca del Releccio e in lontananza si intravede il Rifugio Bietti-Buzzi. Dopo 10 minuti, sempre con andamento pianeggiante, arriviamo al rifugio (1 ora e 40 minuti dal Cainallo).




Alla nostra sinistra si può ammirare il versante che dà sul lago della maestosa Cresta di Piancaformia. Davanti a noi si nota il Sasso Cavallo, paradiso per gli amanti dell’arrampicata. Dal rifugio si può inoltre ammirare una bella vista in direzione del Lago di Como.
Al ritorno si percorre lo stesso sentiero dell’andata.

Michele Castelnovo
www.trekkinglecco.com
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