Mandello: deportati in Germania dopo l'armistizio, medaglie per Lafranconi e Busi
“Un gesto di umiltà e cortesia”. Ha apostrofato con queste parole la sua presenza in sala consiliare a Mandello del Lario, il Prefetto di Lecco Castrese De Rosa. Accanto a lui il sindaco Riccardo Fasoli: insieme nel pomeriggio odierno hanno provveduto alla consegna delle medaglie d'onore ai familiari di Ambrogio Busi e Giovanni Lafranconi, entrambi con un passato di deportazione in Germania dopo il settembre 1943.
La ricostruzione delle vicende del loro internamento si deve all'attenta e meticolosa ricerca portata avanti dal professore Francesco Mandarano e da Augusto Giuseppe Amanti. Il primo storico ricercatore a Mandello del Lario si era già occupato del passato del concittadino Michele Zucchi pluridecorato per la sua storia militare e umana nelle fila della Divisone Acqui a Cefalonia. I parenti di Ambrogio Busi, classe 1914 e di Giovanni Lafranconi, classe 1924 hanno contribuito nella ricostruzione della storie dei loro cari legate al periodo bellico. Busi, nato a Casargo poi residente a Mandello era stato deportato ad Hammerstein in terra germanica. Lafranconi nato e residente nel comune mandellese morì per malattia il 12 dicembre 1945. La salma fu tumulata nel cimitero italiano d'onore a Berlino, tra tutti coloro che donarono la vita per la patria.
In sala consiliare presente anche Roberto Citterio presidente della sezione “Lario Orientale” dell'ANPI.
Al.Bot.