Accordo per non rilanciare alla vendita, due donne a processo

Entrerà nel vivo il prossimo 13 giugno al cospetto del giudice monocratico del Tribunale di Lecco Giulia Barazzetta il procedimento penale a carico di due donne, una residente a Verderio (classe 1985) e l’altra, classe 1959, residente a Ronco Briantino, accusate del reato di turbata libertà degli incanti.
Secondo l’articolo 353 del codice penale è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni e con la multa da 103 euro a 2065 euro chiunque, con violenza o minaccia, o con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti impedisce o turba la gara nei pubblici incanti o nelle licitazioni private per conto di pubbliche amministrazioni, ovvero ne allontani gli offerenti.
In questo caso, alle due donne viene contestato di aver pregiudicato nel dicembre del 2020 la competitività nell’ambito della vendita senza incanto di un immobile relativo ad una procedura esecutiva del tribunale di Lecco; in particolare una di loro avrebbe promesso denaro all’altra quale corrispettivo per l’impegno a non effettuare alcun rilancio cosicché il bene venisse aggiudicato dalla prima ad un prezzo di 53.500 euro (a fronte dell’altra offerta di 53.250).
Al cospetto del giudice questa mattina le due imputate, difese dall’avvocato Federica Crippa, non sono comparse. Presentate nella prima udienza odierna le richieste probatorie all’organo giudicante, l’istruttoria inizierà il prossimo 13 giugno con l’audizione dei testimoni di accusa e di difesa.
B.F.
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