Violenza in viale Turati: urge affrontare il disagio giovanile
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Corrado Valsecchi
Ho in mano la foto di un mio conoscente al quale, in Brianza, hanno fratturato la mandibola con un cazzotto solo per aver chiesto a un ragazzo di non bestemmiare. Non possiamo derubricare lo scenario che coinvolge due anni di pandemia ad un problema di viale Turati. Il problema c'è e la vigilanza va rafforzata, ma il nostro sguardo e l'attenzione istituzionale si deve riversare necessariamente sul profondo disagio psicologico che colpisce i giovani in modo particolare, che sono coloro che più di tutti hanno sofferto questi terribili anni di distanziamento sociale.
Basta chiedere a psichiatri e psicologi quale è la situazione, basta chiederlo ai medici del pronto soccorso non già di Lecco ma dell'Italia intera e oltre. Quindi va bene parlare delle risse in viale Turati, vedere i filmati dei residenti, sostenere l'indignazione popolare, ma bisogna renderci conto che dobbiamo fare molto di più come istituzioni ricercando soluzioni che possano contribuire a riportare una sana socialità attraverso iniziative che impegnino tutta la comunità ad affrontare i problemi, comprendendo che gli eccessi e gli episodi di violenza non potranno essere risolti, solo ed esclusivamente, con la richiesta di intervento delle forze dell'ordine.
Facciamo in modo tutti quanti di contribuire a ridurre il disagio giovanile attraverso l'ascolto e anche il confronto con queste generazioni mettendoci in gioco perché, ricordiamoci, si tratta pur sempre dei nostri figli o dei nostri nipoti.
Corrado Valsecchi - Appello per Lecco