Lecco: il 5 un 'Flash Smog' per la qualità dell'aria

Un Flash Smog per sensibilizzare la cittadinanza e sostenere la petizione online "Apriti Cielo" lanciata da Rete Ambiente Lombardia sulla piattaforma change.org, con l’obiettivo di affrontare l’emergenza della qualità dell’aria nelle città lombarde, che si conferma tra le peggiori d’Europa. L’iniziativa, in programma sabato 5 febbraio alle ore 16 in piazza Garibaldi a Lecco, è promossa da Gruppo Aiuto Mesotelioma ODV, Legambiente Lecco e Fridays For Future sotto il coordinamento di Rete Ambiente Lombardia.
“Lanciamo un appello a tutte le persone che hanno a cuore la tutela della salute pubblica e la difesa dell’ambiente, a maggior ragione se praticano attività sportive outdoor a vari livelli, a partecipare alla nostra manifestazione – dichiara Cinzia Manzoni, presidente del GAM possibilmente indossando un indumento bianco. Per tutta la giornata di sabato, dalle 9.30 alle 17.30, saremo inoltre presenti con tavoli informativi in merito alla petizione "Apriti Cielo", affinché le nostre città siano finalmente libere dall’amianto e dallo smog”.



A certificare la drammaticità della situazione è l'Agenzia Europea per l'Ambiente, che ha pubblicato una mappa visuale della qualità dell'aria urbana con relativa classifica. L'analisi si è basata su un campione di 323 città del Vecchio Continente, per le quali è stato valutato l'indicatore delle polveri ultrafini Pm 2,5.
La graduatoria certifica che le città lombarde si attestano nelle ultime posizioni: “Lecco si colloca al 222° posto, con una qualità dell'aria ritenuta comunque mediocre – prosegue Cinzia Manzoni –. Peggio fanno Cremona al 322° posto, Brescia situata al 315°, Pavia al 314° e Bergamo al 306°. Ancora una volta i punti critici in Europa si confermano essere la Pianura Padana e i Paesi dell'Est, mentre nella regione centrale del continente si riscontra un progressivo miglioramento”.
“Da evidenziare che, lo scorso gennaio, l'Università di Barcellona ha pubblicato uno studio dal quale emerge come Brescia e Bergamo siano le città con maggior tasso di mortalità per Pm 2,5 – affermano da Rete Ambiente Lombardia, costituitasi all’inizio del 2021 per fare fronte comune e che, dopo Milano, sta promuovendo Flash Smog sul territorio regionale –. Le istituzioni competenti, per l'ennesima volta, hanno liquidato quello studio come datato, vantandosi dei passi in avanti compiuti. La realtà dei fatti ci dice che, se anche vi fossero stati lievi miglioramenti, questi si dimostrano assolutamente insufficienti rispetto a un quadro molto grave”.



“Se ancora servissero ulteriori conferme, ricordiamo che recenti analisi hanno rilevato un incremento delle malattie respiratorie nella fascia più giovane della popolazione – conclude la presidente del Gruppo Aiuto Mesotelioma -. Ogni anno, nella sola Milano, circa 1.500 persone muoiono per cause legate all'esposizione a concentrazioni di biossido di azoto (NO2), che superano la soglia di 20 microgrammi al mc. Per questo, sono più che mai urgenti provvedimenti concreti e immediati da parte delle istituzioni e della politica per far rientrare la qualità dell'aria nella Pianura Padana entro i limiti di legge. Non dimentichiamo che Lecco è al 41° posto tra i 100 comuni con più morti per patologie asbesto-correlate causate dall’amianto (fonte INAIL). Non c’è più tempo da perdere!”.
Il GAM informa inoltre che sul territorio, oltre a quello nel capoluogo, vi sono sportelli amianto anche nei comuni di Dolzago, La Valletta Brianza e Valmadrera (quest'ultimo anche per i cittadini di Civate, Malgrate, Galbiate e Garlate). Per informazioni o appuntamenti: 329.0915734 o info@gruppoaiutomesotelioma.org.
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