Lecco: si catalogano gli immobili comunali, per le alienazioni. 'Tavolo' per il destino di Villa Ponchielli

Villa Ponchielli
Un nuovo strumento per valorizzare il patrimonio del Comune. È ciò sui cui stanno lavorando gli uffici tecnici a Palazzo Bovara e che è stato presentato mercoledì sera alla commissione prima. In breve, per ogni immobile comunale è stata realizzata una scheda che individua le singole superficie, le condizioni, il numero di mappa catastale e un valore ai fini assicurativi, il tutto per “ricostruire” il patrimonio dell'Ente e le condizioni in cui si trova. In particolare, come ha spiegato il tecnico Fabrizio Rusconi, sono stati redatti due registri: uno che riguarda i fabbricati comunali negli ambiti storici e vincolati al di fuori degli ambiti storici e un secondo per i fabbricati comunali all’esterno dei centri storici e non vincolati.

Ognuno di questi edifici è accompagnato dai dati catastali, da notizie sulla sua situazione urbanistica e dalla descrizione dell’utilizzo, della funzione vera e propria svolta attualmente. Ci sono anche informazioni aggiuntive come foto, mappe catastali, che contribuiscono a offrire un quadro completo. “Questo strumento rappresenta un primo passo per conoscere la situazione attuale e poter fare delle valutazione successive: decidere se intervenire, se eseguire interventi di recupero e quali, se inserire gli edifici nel piano delle alienazioni o aprire ad offerte da parte di privati. È un primo elenco che è la base di partenza per successive valutazioni, per questo è importante che continui ad essere aggiornato e portato avanti”.

È stato l’ex assessore Corrado Valsecchi, oggi sui banchi dell’opposizione, a ricordare un’importante fase preliminare di questo lavoro: “La vecchia amministrazione si era trovata con scuole, palestre, edifici importanti che non erano accatastati ed è stato fatto un lavoro certosino che ha portato ad accatastare il 100 per cento del patrimonio e questo è indispensabile per porre in alienazione un bene. Oggi l’amministrazione, grazie al lavoro fatto, ha la possibilità di analizzare quello che è il palinsesto del patrimonio. Ci sono delle occasioni che possono arrivare dal PNNR e vanno prese al volo: c’è pronto un progetto dell’architetto Spreafico su villa Ponchielli e uno studio fattibilità dell’architetto Gerosa sul cinema lariano. Ci sono anche i 400 appartamenti dati in gestione ad Aler che il Comune potrebbe in parte alienare, anche se, sappiate che vendere il patrimonio comunale è un’impresa quasi impossibile”. Il portavoce di Appello per Lecco ha rimarcato in conclusione la sua contrarietà sul progetto di alienare l’edificio di via Marco D’Oggiono che la giunta Brivio aveva acquisito per trasferirvi il Comune.

Il consigliere Giacomo Zamperini ha invece sostenuto che sia un errore non mappare i parcheggi di uso pubblico e le case di proprietà del Comune, come anche i ritagli di terreno o di prati, che rischiano di essere abbandonati all’incuria e creare disagi ai privati che potrebbero invece valorizzare questi spazi. Anche la dem Anna Sanseverino ha concordato che andrebbero censiti tutti i terreni e a tal proposito Antonio Pattarini ha sottolineato l’importanza di permetterne la coltivazione a quei cittadini che ne fanno richiesta. Per fare chiarezza è intervenuto il dirigente Luca Gilardoni, il quale ha spiegato che “il Comune ha perfettamente contezza di quelli che sono i suoi terreni e i suoi immobili, e che per valorizzare meglio gli edifici è stato costruito questo strumento di lavoro, che serve per valutare agilmente la possibilità di alienare parte di questo patrimonio. Mentre terreni, posteggi e case sono inseriti in un altro database”.
L’assessore Maria Sacchi ha aggiunto che l’amministrazione aprirà una discussione sul destino di Villa Ponchielli: “ha ancora tutta la struttura originaria di fine 800, con tre viali, cordoli, grotte, fontane. Non abbiamo un giardino di tale valore a Lecco ed è da valorizzare”.
M.V.
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