Lecco: rissa al chiosco nel 2018, in 5 dal giudice. Uno è rimasto sfregiato sul viso


Quanto accaduto quella notte uno di loro lo porta "scalfito" sul volto, avendo rimediato uno sfregio permanente. Chi per quell'episodio tanto violento andrà o meno a giudizio, invece, lo decreterà il prossimo 30 marzo il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Lecco Nora Lisa Passoni che, per un difetto di notifica, quest'oggi si è vista costretta a posticipare gli incombenti previsti per la mattinata, inclusa l'ammissione ai riti alternativi di coloro i quali parrebbero intenzionati ad accedervi. Al centro del fascicolo approdato alla sua attenzione, gli scontri che hanno caratterizzato la nottata del 10 febbraio 2018 a Lecco, con due "fazioni" di giovani venute alle mani nei pressi del "Chiosco delle Barche", sul lungolago cittadino, nei pressi di piazza Cermenati. Rissa l'accusa formulata dal sostituto procuratore Andrea Figoni a carico di cinque ragazzi: Reda E. (marocchino residente a Vigevano, classe 1997, assistito dall'avvocato Marcello Perillo), Brahim Z. (lecchese nato in Tunisia nel 1998, avvocato Giovanni Priore), Giulio B. (lecchese, classe 1996, avvocato Ruggero Panzeri), Zakaria E.Y. (marocchino con casa a Lecco, classe 1997, avvocato Nadia Colombo) e Kristian D. (kosovaro, classe 1993, avvocato Marcello Di Scalfani), con quest'ultimi due identificati anche come persone offese. Giulio B. risulta infatti indagato anche per lesioni aggravate perché nell'ambito del parapiglia, avrebbe - in concorso con altri - colpito con pugni al viso e calci provocandogli un trauma giudicato guaribile in 7 giorni, Zakaria E.Y. nonché per minaccia verso lo stesso. Idem per Reda E. che si sarebbe "accanito" invece su Kristian D., colui il quale ha rimediato un taglio su viso, inferto con un coltello, etichettato come "permanente".  L'udienza preliminare fissata per oggi, come detto, è stata differita, con il caso che tornerà dunque all'attenzione della dottoressa Passoni a fine marzo. In quella sede si stabilirà chi andrà a giudizio e con quale rito.
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