Lecco: si è spento al Manzoni il celebre scenografo Ezio Frigerio


Ezio Frigerio
(foto: teatrostabileveneto.it)
Si è spento nella mattinata odierna all'ospedale Manzoni di Lecco Ezio Frigerio, uno dei più grandi scenografi italiani. Aveva 91 anni. Classe 1930, nato a Erba - città di cui nel 2016 è stato anche nominato cittadino onorario - appena 18enne si iscrive alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, che non prosegue per iscriversi all'Istituto Nautico di Savona; nel 1951 diventa allievo di Mario Radice, pittore astratto di Como. La sua attività inizia al Piccolo Teatro di Milano, quando il regista teatrale Giorgio Strehler gli affida il disegno dei costumi per lo spettacolo La casa di Bernarda Alba di Federico García Lorca, con la regia dello stesso Strehler e le scene di Luciano Damiani. Parallelamente, incomincia a lavorare presso il Teatro alla Scala disegnando i costumi del Matrimonio segreto per l'inaugurazione della nuova sala “La Piccola Scala”.
Il debutto come scenografo nel 1966 con i Capuleti e Montecchi di Bellini per la regia di Renato Castellani e sotto la direzione di Claudio Abbado; alla Scala Frigerio realizzerà le sue opere più importanti quali Simon Boccanegra, Falstaff, Fidelio, Lohengrin, Le nozze di Figaro. Al Piccolo Teatro realizza nel 1968 Il gigante e la montagna di Pirandello, che verrà in un secondo tempo rappresentato con successo a New York e in alcune città europee. Seguono il Re Lear di Shakespeare, L'opera da tre soldi di Brecht nell'edizione di Milano e di Parigi, La Trilogia della Villeggiatura di Goldoni a Vienna e Parigi, e Il temporale di Strindberg che segna una pagina importante nello stile teatrale del momento.
Trasferitosi a Roma conosce Vittorio De Sica, col quale realizza la scenografia di Liolà di Luigi Pirandello, spettacolo che riscuote un grande successo. Da quel momento Frigerio si dedica alla scenografia di alcuni importanti film quali I sequestrati d'Altona, Ieri, oggi e domani, Il boom. Durante questi anni a Roma diventerà a sua volta una figura importante per il pittore Gianluigi Mattia che gli farà da assistente per tre anni.
Quasi parallelamente, Ezio Frigerio si lega in stretta amicizia anche con Edoardo De Filippo di cui realizzerà la scenografia di vari spettacoli in Italia e all'estero. Lavorerà poi anche con Bernardo Bertolucci per Novecento e con Rudolf Nureyev quale coreografo. Curerà per lui molti balletti: a Londra Romeo e Giulietta per il London Festival Ballet e a Parigi al Théatre de l'Opéra Il lago dei Cigni, Romeo e Giulietta, la Bella addormentata, Bayadère, spettacoli che verranno ripresi in altri teatri fra i quali, con grande successo, al Metropolitan di New York.
Nel 1991 fu candidato all'Oscar per Cyrano de Bergerac e vinse il César. Lo stesso anno la statuetta fu assegnata alla moglie Franca Squarciapino, costumista. I due negli ultimi anni erano tornati a vivere a Erba, dove è tra l'altro in corso di allestimento un museo con le sue scenografie.
Grande Ufficiale e Commendatore della Repubblica italiana, Frigerio è anche Cavaliere della Legion d'Onore francese e fu Ambrogino d'oro a Milano nel 2000. Lo scorso giugno alla Scala è andata in scena una ripresa delle Nozze di Figaro di Giorgio Strehler, di cui lui curò la scenografia. Ma è lunghissimo l'elenco di spettacoli che hanno curato insieme. Spettacoli che ora lo renderanno immortale.
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